Lo ha voluto Sarri, lo ha convinto De Laurentiis. Mario Rui suda a Castel Volturno, sogna lo scudetto e il Mondiale e soprattutto sogna un posto nel calcio che conta che finora ha solo sfiorato. La sua avventura in un top club stava cominciando lo scorso anno, quando sbarco’ alla Roma, ma il ginocchio fece crack in precampionato e alla fine il treno giallorosso passo’, senza di lui. Ma c’e’ un’altra chance che il terzino portoghese ora vuole prendere, quella del Napoli, con il suo maestro ai tempi di Empoli, Maurizio Sarri: “Ho ritrovato a Napoli lo stesso Sarri di Empoli, che cerca di fare il suo calcio, di fare giocare le sue squadre molto bene. Vuole migliorarsi e cerca sempre i tre punti. Lui e Guardiola sono due grandissimi tecnici, contro il City saranno due partite bellissime e spettacolari”, racconta oggi Rui, che ha gia’ esordito in azzurro confermando di poter essere una valida alternativa a Ghoulam a sinistra. E’ stato proprio Sarri a volere Rui in azzurro, per ricomporre quella coppia di terzini che contribuirono a esaltare l’Empoli: Rui a sinistra e Hysaj a destra, ora volati nel grande calcio. E ambiziosi, a sentire il 26enne portoghese: “Stiamo facendo molto bene – spiega – speriamo di continuare su questa striscia piu’ a lungo possibile. Si puo’ parlare di scudetto nello spogliatoio, ma dobbiamo dare continuita’ a cio’ che stiamo facendo, alle nostre prestazioni, al nostro calcio. Questo vorrebbe dire che saremo lassu’ anche alla fine, adesso e’ presto e dobbiamo pensare alla continuita'”. Con Ghoulam febbricitante e che oggi ha fatto solo terapie e palestra, Rui si allena e spera di dare il suo contributo in un trittico che mettera’ a dura prova la continuita’ del Napoli. Dopo sette vittorie di fila, il campionato propone dopo la sosta le sfide contro Roma e Inter, con in mezzo la trasferta a Manchester, sponda City: “Sara’ il vero esame di maturita’ per noi – ammette Rui – cercheremo di vincerle tutte”. La prima sfida, all’Olimpico, Rui ci tiene particolarmente a giocarla, in un ambiente in cui non e’ riuscito a dare il meglio: “A Roma – dice – mi stavo inserendo bene, poi purtroppo mi sono infortunato e per sfortuna e anche un po’ per colpa mia non sono riuscito a riprendermi ne’ fisicamente ne’ mentalmente. Ma non voglio vivere di ricordi, ho scelto di cambiare aria e ho fatto la scelta giusta: quest’estate De Laurentiis mi ha telefonato, mi ha fatto molto piacere e questo mi ha dato una spinta in piu’ per venire a Napoli”. Chiamato dal patron in persona, che ha investito sul portoghese ben dieci milioni di euro, tra prestito, riscatto obbligatorio e bonus, ora Rui sogna di prendere un’autostrada verso la Russia, salendo sul carro della nazionale maggiore: “Sogno di andare al Mondiale – racconta – posso riuscirci se gioco bene a Napoli”.