Il professore Marcellino Monda: “Abbiamo lanciato la sfida per arginare drasticamente l’epidemia di obesità”

CASERTA. Università e Industria a “braccetto”: quando l’imprenditore sostiene la ricerca. E così il pastificio “Di Martino” scende in campo per sostenere per ben tre anni la ricerca scientifica in “Fisiologia della Nutrizione”, eventi-1mediante un finanziamento per un posto di ricercatore presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Un progetto innovativo, messo a punto con l’obiettivo di arginare l’epidemia di obesità in Campania, che ha portato a siglare l’importante accordo di convenzione tra il Dipartimento ed il Pastificio, per creare una forte sinergia tra mondo scientifico e realtà industriale, secondo una nuova visione del rapporto tra Scienza ed Imprenditoria. Una visione, questa, fortemente sostenuta dal Magnifico Rettore dell’Università Vanvitelliana, professor Giuseppe Paolisso, e dal Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale, professor Italo Francesco Angelillo. Tra le attuali sfide scientifiche campeggia la necessità di provare a ridurre sensibilmente il dilagante fenomeno di obesità, che colpisce tutto il mondo occidentale ed in modo particolare la regione Campania. Nella nostra regione i dati sull’obesità sono allarmanti e viene fuori un quadro con il 47% della popolazione in sovrappeso, mentre circa il 18% è colpita da obesità grave. “Tutto ciò – spiega il professore Marcellino Monda, direttore del reparto di dietetica e medicina dello sport del Policlinico dell’Università Vanvitelli e a capo del team di ricercatori di Fisiologia – comporta per le persone un elevato rischio di sviluppare gravi patologie, soprattutto a carico degli apparati cardiovascolare ed osteoarticolare. E proprio da qui che nasce l’esigenza che la ricerca scientifica indaghi sui meccanismi di controllo del bilancio energetico per escogitare possibili strategie di prevenzione e terapia dell’obesità. Dunque gli studi sulla pasta, alimento salutare, possono giocare un ruolo importantissimo. La pasta – aggiunge Monda – è già riconosciuta come componente essenziale di una sana alimentazione, ma c’è bisogno di approfondire, in modo scientificamente puntuale, il ruolo dei vari componenti dei molteplici tipi di pasta nell’influenzare il peso corporeo”. Per questo tipo di ricerca servono competenze di Fisiologia della Nutrizione ed conoscenze dei sistemi di produzione dei vari tipi di pasta. “In questa ottica – precisa il dottor Giuseppe Di Martino, a capo del team di operatori industriali – la sinergia tra Università e Industria possono rappresentare un connubio vincente e lanciare così la sfida veramente impegnativa di combattere e arginare drasticamente l’epidemia di obesità, mediante una sana ed equilibrata alimentazione”.