Venezia non vuole rinunciare al suo Carnevale. Dopo il traumatico stop di due anni fa, avvenuto
proprio nei giorni in cui l’Italia e il mondo si chiudevano per
la pandemia da Covid-19, e l’edizione virtuale dello scorso
anno, la citta’ lagunare vuole rilanciare la festa, anche se non
potra’ ancora farlo come prima, con i grandi eventi che
richiamavano folle soprattutto a San Marco.
“Certamente il Carnevale a Venezia si fara’ “, ha annunciato
oggi il sindaco, Luigi Brugnaro, precisando che “non sara’ un
Carnevale di massa con assembramenti, ma sara’ diffuso con tanti
spettacoli e situazioni che avverranno nei luoghi della citta’ “.
L’unico utilizzo della piazza sara’ quello “di farsi
riprendere su una macchina, che abbiamo immaginato, per poter
testimoniare la propria presenza. Sara’ un Carnevale diffuso,
forse anche molto di qualita’ , evitando le grandi masse”.
Il programma, hanno precisato gli amministratori lagunari, e’
ancora in fase di approntamento: di certo ci sono solo le date,
dal 12 febbraio al primo marzo prossimi. “Non ci sara’ il volo
dell’Angelo – ha anticipato l’assessore comunale al Turismo,
Simone Venturini – ma ci saranno tanti controlli. La citta’ ha
dimostrato di saper gestire bene la cosa gia’ con il Redentore, i
controlli hanno funzionato”.
Il Carnevale “soft” puntera’ quindi innanzitutto sulla
sicurezza, con qualche piccolo evento, ma certamente distante da
quelli del pre-covid. La sfida, che sara’ annunciata con maggiore
precisione nei prossimi giorni, sara’ quella di affidarsi
all’online, allo streaming, come lo scorso anno, accompagnando
pero’ la festa con eventi di portata locale, suddivisi nei campi
del centro storico e nelle piazze della terraferma.
“Vogliamo essere pronti per ripartire – ha sottolineato
Venturini -, la citta’ soffre ancora l’assenza di un turismo
internazionale, perche’ quello di prossimita’ non e’ sufficiente”.