Da domenica 15 novembre la Campania diventa zona rossa. Di conseguenza, sono vietati tutti gli spostamenti non necessari anche all’interno del proprio comune. Per farlo, bisognerà avere serie motivazioni, da sottoscrivere su un’autocertificazione che, se poi falsa, rischia di avere forti conseguenze. Di fatto, la Campania torna indietro di oltre 9 mesi, quando a marzo cioè venne decretato il lockdown nazionale che durò poi fino all’inizio di maggio, quando iniziarono le prime riaperture.

Si può uscire dalla Regione solo per comprovate esigenze: lavoro, salute, emergenze (anche di altre persone che si intende raggiungere).
Si può entrare in Regione solo per comprovate esigenze.
In questi casi va utilizzata l’autocertificazione e in tutti i casi di spostamento per comprovate esigenze va usata l’autocertificazione.
E’ vietato ogni spostamento all’interno del territorio salvo che per comprovate esigenze (vietato quindi anche lo spostamento fra diversi comuni).
Sono consentiti gli spostamenti necessari per assicurare lo svolgimento della didattica in presenza (ad esempio, accompagnare i figli a scuola se le scuole prevedono la didattica in presenza).
Chiusi tutti i negozi al dettaglio. Restano aperti i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole. Aperti anche lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici. Chiusi i centri commerciali (all’interno dei quali possono restare aperti alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi). Chiusi i mercati.
Aperti i parrucchieri e i barbieri.
Chiusi bar e ristoranti (ma consentito l’acquisto da asporto fino alle 22 e con consegna a domicilio sempre).
Sospesa l’attività sportiva nei centri, consentita quella all’aperto e in forma individuale (jogging, bici, passeggiata – da soli e in prossimità dell’abitazione).