Tré in terapia intensiva, reparto che ne può contenere fino a un massimo di sei. Il 100% di questi non è vaccinato a conferma, dunque, che la strada della vaccinazione è l’unica in grado di contenere gli effetti negativi della malattia, con buona pace della propaganda negazionista. Trentadue, invece, sono i ricoverati in sub-intensiva: di questi, il 70% ha ritenuto giusto non vaccinarsi. Sono diversi, invece, i reparti ordinar i aperti grazie al lavoro dell’equipe del direttore del nosocomio, Adriano De Simone. Sette, invece, i pazienti ricoverati nell’area chirurgica, tré quelli in cardiologia, e 12 in medicina Covid. Si tratta di numeri che mantengono alta la media dei ricoveri e ripropongo con forza il tema di cui si dibatte in questi giorni. E cioè la necessità di tenere nei Covid Hospital soprattutto i pazienti che hanno una sintomatologia forte e per i quali si rendono necessarie cure specifiche. Mentre, invece, chi è positivo al tampone ma viene ricoverato per altre patologie potrebbe essere trasferito in altri ospedali anche se in totale isolamento garantendo così il funzionamento della macchina sanitaria. Torre del Greco A Torre del Greco, invece, nell’ospedale Maresca a partire da questa mattina il reparto di medicina sarà trasformato in reoarto Covid. Una misura resa necessaria soprattutto dal clamoroso aumento di casi proprio nella città del corallo che arriva a contare quasi 2.000 positivi attuali. Nei giorni scorsi, infatti, il pronto soccorso era stato chiuso a causa dell’accesso di numerosi pazienti con tampone positivo. Poi era stata decretata la sua riapertura. Scafati All’ospedale Scarlato di Scafati, in sub intensiva occupati 16 posti letto su 16. Lo stesso avviene nel reparto di Malattie infettive: non ci sono posti letto liberi (18 su 18). L’ottanta per cento dei ricoverati non ha avuto neppure una dose di vaccino. Il rimanente 20 per cento riguarda vaccinati, ma senza booster. A giorni, aperto un nuovo reparto per la degenza ordinaria Covid con altri 5 posti letto che potrebbero divenire 16 solo se venissero potenziate unità mediche e infermieristiche: in tal senso, allo Scarlato, sono state trasferite due dottoresse precedentemente sss-i in servizio all’Usca. Per la terapia intensiva, occupati 4 posti letto au 4: tutti sono pazienti non vaccinati. Sorrento Anche nell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento è stato aperto nuovamente il reparto Covid che occupa sostanzialmente i locali della Chirurg-ia. Si tratta di una scelta legata proprio all’aumento dei contagi anche in penisola sorrentina ed alla necessita di aumentare la disponibilità per eventuali ricoveri.