E’ più che mai necessario che Stefano Graziano si dimetta dal suo ruolo di consigliere regionale. E’ inammissibile che una simile ombra debba addensarsi sul Consiglio regionale della Campania. Con quale serenità si potrà continuare a POLITICA 1lavorare con chi è sospettato di reati così gravi? Come può costui continuare ad amministrare la cosa pubblica e a gestire i soldi dei cittadini campani?”. Lo dice Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Trasparenza.
“Chiediamo a tutti i consiglieri, al di là degli steccati ideologici e delle diversità di vedute, di prendere una posizione chiara e a favore della legalità – afferma – perché di fronte anche solo al sospetto di legami con la camorra, nessuno può chiamarsi fuori”.
“Non è fervore giustizialista o manettaro – sottolinea – ma bisogno di legalità, trasparenza, di sgomberare il campo da qualsiasi dubbio o sospetto. In una terra come la nostra, non possiamo permetterci il lusso di avere tra i banchi del Consiglio una persona che risulta coinvolta in un’indagine della magistratura, secondo cui, a quanto si apprende dalla stampa, ci sarebbero stati favori per il clan del Casalesi per fare in modo che vincessero degli appalti”.
“Graziano porta in dote a De Luca, in termini di voti, oltre 13mila preferenze – sottolinea Ciarambino – cosa dirà adesso il governatore? Se la caverà con una battuta dicendo che sono ‘babbarie’?”.
“Stando alle notizie di stampa, dalle indagini risulta che Graziano avrebbe chiesto e ottenuto appoggi elettorali dai clan alle scorse regionali, ponendosi, in cambio, come ‘punto di riferimento politico e amministrativo’ – conclude – Mi sa che De Luca dovrebbe cominciare a preoccuparsi”.

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