Abbiamo giocato mentalmente come contro l’Inter. La squadra mi è piaciuta”. Così l’allenatore del Napoli, Rino Gattuso, dopo la vittoria esterna a Cagliari. “Non è mai facile giocare qua nonostante il Cagliari sia da tempo in difficoltà. Mi è piaciuta la voglia di stare in campo dei giocatori e la voglia e di aiutarsi tra loro. Avremmo potuto chiudere la gara nell’ultimo quarto d’ora. Dobbiamo proseguire in questa serie di partite, abbiamo bisogno di continuità e compattezza” In questo momento stanno giocando quelli che stanno meglio, la formazione la scelgo così. I giocatori devono essere professionisti, i rinnovi non mi riguardano. Bisogna allenarsi in un certo modo e rispettare il club, io vado a scalare le montagne per loro. Se qualcuno mi dice che non ha la testa giusta gli do la mano e faccio i complimenti, poi ci vuole rispetto per chi non gioca mai e per chi si allena sempre al massimo”. Gattuso si è soffermato su Allan, spiegando: “Allan? Domani è un altro giorno, non si porta rancore e sarò il primo a incitarlo ma bisogna incitarlo in un certo modo. Voglio vedere professionalità, se no faccio quello che ho fatto”.Non possiamo permetterci di scherzare col fuoco, altrimenti entri in un vortice e non esci più. Bisogna pensare 24 ore al giorno al Napoli. Chi ha fatto cose importanti non deve buttare via tutto negli ultimi mesi”. Su Mertens, autore del gol decisivo a Cagliari: “Fa diventare tutto semplice, è un fenomeno, è furbo, è un giocatore completo, non sta mai fermo. Ci è mancato tanto, abbina furbizia a qualità”. Infine, ha concluso: “Dopo l’esperienza al Pisa non voglio promettere più niente, c’è chi si occupa dei contratti, i soldi non sono miei, sono un dipendente dell’azienda, le scelte deve farle chi comanda. Me l’hanno chiesto il parere. Se non giochiamo da squadra facciamo le figuracce”.