“E’ possibile che ci siano atti di bullismo senza che ve ne accorgiate? Se si’, restate in silenzio?Se e’ questo e’ l’atteggiamento la mafia non verra’ distrutta”.Federico Cafiero De Raho, a capo della Direzione nazionale antimafia, parla cosi’ ai ragazzi dei licei, in occasione della Notte bianca della Legalita’, organizzata, anche a Napoli,dall’Associazione nazionale magistrati. “Attorno a un compagno di scuola debole – ha affermato – si deve creare una rete di solidarieta'”.”Laddove qualcuno e’ sottoposto a vessazioni e nessuno ha ilcoraggio di denunciare, nessuno e’ a difesa del piu’ debole – ha sottolineato – non e’ societa’, ma un atteggiamento contro lasocieta'”.
“La magistratura, soprattutto quella minorile, svolge un
lavoro di intervento finale – ha aggiunto – quando oramai un
fatto e’ acclarato. Ma per battere e affrontare il fenomeno
servono innanzitutto educazione e formazione scolastica. Parlare
nelle scuole del fenomeno, monitorare per capire se ci sono
situazioni a rischio. Poi la famiglia, consesso in cui osservare
il comportamento dei ragazzi. I genitori devono educare, formare
e laddove non riescono ci sono i servizi sociali”.