Sensibilizzare contro il bullismo e il cyberbullismo i ragazzi dell’istituto di pena minorile di Nisida. E’ con questo obiettivo che si è svolto “A scuola senza bulli”, incontro promosso dal Corecom, con il supporto del Garante dei detenuti della Campania. “Credo che oggi ci sia una aggravante da branco – ha affermato Samuele Ciambriello, garante dei detenuti – Presi singolarmente questi soggetti, siano bulli a scuola, nelle piazze sia nei luoghi di aggregazione, possono essere messi da parte, nel branco si sentono protetti, forti. L’affermazione di internet, sia per la rapidità, sia per la pervasività negli usi e nella abitudini di milioni di giovani è sorprendente. Sicuramente internet cambia il rapporto tra genitori e figli, tra adolescenti e istituzioni e i metodo e gli ambiti del sapere e della conoscenza. L’iniziativa nel carcere di Nisida è per ascoltare e dialogare con chi è spesso artefice e vittima di
queste insidie”. “Siamo venuti a parlare con i ragazzi di Nisida – ha evidenziato il presidente deL Corecom Campania, Domenico Falco – per capire cosa si può fare con chi è stato anche protagonista in negativo di atti bullismo. Sono operazioni che portiamo avanti per arrivare a una ‘diagnosi'”. “Bisogna arginare tutti i comportamenti discriminatori che poi diventano tristemente fatti di cronaca. Questo risultato può essere raggiunto solo attraverso l’istruzione perché dove c’è cultura non ci può essere violenza fisica o psicologica”.