Molto pesanti le conseguenze del maltempo in Campania: un albergo evacuato nel Napoletano per l’esondazione del Lago Patria, campi allagati e stalle distrutte a causa delle ‘bombe d’acqua’ nel Casertano (domani scuole chiuse nel capoluogo ed in altri centri della provincia), viabilita’ difficile e allagamenti a Napoli con i circoli nautici parzialmente danneggiati (ma le scuole nel capoluogo campano saranno aperte domani cosi’ come i parchi e i cimiteri). E ancora: Procida isolata e collegamenti con le altre isole del Golfo a singhiozzo, distrutta la linea della costa di Miliscola, uno degli arenili di maggiore frequentazione dell’area flegrea, scomparsi a Ischia ampi tratti della spiaggia dei Maronti (il sindaco del comune isolano capoluogo chiede lo stato di calamita’ naturale), paura per un fulmine che si e’ abbattuto su un campo di calcio a Battipaglia ferendo due 15enni. Una situazione che ha riguardato, in particolare, le province di Caserta e Napoli. A Giugliano l’Hotel L’Anicre’, situato sulle sponde del Lago Patria, e’ stato evacuato, 6 persone sono state state allontanate dalla struttura; allagata per un largo tratto la circumlago. L’esondazione del bacino lacustre ha interessato anche i resti archeologici della Villa di Scipione. Nella zona la Protezione civile regionale ha inviato alcune idrovore. Difficolta’ di deflusso delle acque sono state segnalate nella zona della foce dei Regi Lagni a Castel Volturno e pesanti disagi si sono registrati, oltre che in diverse zone di Napoli, anche nei comuni a nord del capoluogo campano come Marano e Quarto e in altri centri dell’area flegrea e del Vesuviano. La Coldiretti analizza le conseguenze del nubifragio per larga parte del territorio Casertano, in particolare Pianura campana e area Alifana. Campi allegati e stalle distrutte con la conta dei danni che si aggrava col passare delle ore. L’acqua ha invaso e distrutto le colture orticole in pieno campo, ma ha
anche danneggiato irrimediabilmente le scorte di fieno, paglia ed erba medica destinate all’alimentazione dei capi di bestiame, in particolare bufalini. A fare ulteriori danni e’ stato il vento forte che ha scoperchiato i tetti delle stalle, abbattuto alberi e divelto recinzioni. Colpito anche il comparto della produzione di tabacco con infiltrazioni che hanno riguardato i depositi dove erano conservate foglie lavorate. L’area interessata coinvolge migliaia di ettari. “I fenomeni straordinari sono ormai una costante. Le aziende fanno i conti con bombe d’acqua improvvise. Tuttavia, la mano dell’uomo puo’ mitigare o aggravare il dissesto idrogeologico che ne deriva. Le forti piogge di queste ore vedono sulla stessa asta fluviale del Volturno casertano una condizione di allerta fisiologica a nord e una devastazione a sud” afferma Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania che aggiunge: “La differenza e’ data dalla mancata manutenzione dei canali, seconda minaccia dopo i cambiamenti climatici. I Consorzi di bonifica svolgano il proprio ruolo fino in fondo se non vogliamo distruggere i campi
a ogni acquazzone”.