E’ stata avviata la presa in carico domiciliare dei pazienti oncologici. E’ un sistema che consente la continuità territoriale per i pazienti ricoverati all’istituto nazionale tumori Pascale e che fanno capo alla Asl Napoli 1. Un sistema, come evidenziato da Sandro Pignata, responsabile scientifico della Rete oncologica campana, che “consente di saltare i passaggi burocratici di attivazione dei percorsi domiciliari di cura grazie alla comunicazione diretta, tramite piattaforma informatica, tra Pascale e Asl Napoli 1”.
E’ un passo avanti, fanno sapere i responsabili, “verso l’obiettivo della migliore e completa presa in carico da parte
del sistema sanitario regionale dei pazienti oncologici”. Il direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza, ha
spiegato che “la procedura della piattaforma informatica, che mette in rete le strutture sanitarie, semplifica enormemente per il paziente e le famiglie disagi e adempimenti burocratici”. “Il paziente non è più abbandonato a se stesso dopo la dimissione – ha affermato – ma viene affidato alle cure domiciliari e ai trattamenti integrati tra ospedale e territorio”.
Il passo successivo sarà, a breve, quello di estendere la stessa procedura anche a tutte le altre Asl e a tutti i Centri
di riferimento oncologici (Corp o Corpus) individuati da un decreto del commissario ad acta del marzo scorso in base al quale le nove principali strutture ospedaliere campane hanno attivato gruppi oncologici multidisciplinari, i Gom, ciascuna secondo le proprie competenze e tipologia di tumore. Lo scopo è quello di indirizzare i pazienti verso i centri ospedalieri di alta specialita’ che hanno le competenze per ciascuna malattia oncologica. A partire dal prossimo mese, i Gom verranno inseriti sulla piattaforma informatica finalizzata a facilitare i
percorsi verso i centri oncologici e da questi verso il territorio. Lo stesso decreto, a firma di Vincenzo De Luca,
presidente della Regione Campania, ha identificato 13 percorsi diagnostico-terapeutici che coprono il 70% dei tumori della Campania.
“Si tratta di un sistema innovativo – ha sottolineato Tiziana Spinosa, responsabile della Rete oncologica della Asl Napoli 1 -. In questo modo possiamo mettere al servizio dei pazienti della nostra Asl, ricoverati nei centri oncologici, un servizio di assistenza domiciliare sulla quale la stessa Asl ha investito molto”.
Con il nuovo sistema, così come precisato da Antonio Maddalena, responsabile dei servizi domiciliari della Asl Napoli 1, “il paziente non è affidato alle cure domiciliari solo nella
fase terminale della malattia”. “Durante tutto il percorso di
cura la Asl prende in carico il paziente secondo le esigenze
cliniche che il Pascale ha segnalato – ha aggiunto -. L’Unità
operativa semplice dipartimentale Cure domiciliari palliative
della Napoli 1 e i 10 distretti della Asl sono in contatto
diretto attraverso la piattaforma con il Pascale”.
Per i direttori generali del Pascale, Attilio Bianchi e della
Asl, Forlenza “la Rete oncologica campana è nata per servire i
pazienti e per curarli al meglio. Questo percorso ospedale –
territorio è un elemento essenziale del buon funzionamento della
Rete oncologica: mai più viaggi della speranza”.