“E’ indispensabile che, contestualmente all’emanazione del dpcm, vengano definite,
attraverso un provvedimento di legge, l’ammontare delle risorse,
unitamente a modalita’ e tempi di erogazione delle stesse, con le
quali si procede al ristoro delle attivita’ economiche che hanno
subito limitazioni, sospensioni e/o chiusure”. E’ quanto si
legge nella lettera inviata dal presidente della Conferenza
delle Regioni e Province autonome, Stefano Bonaccini, al premier
Conte e ai ministri Speranza e Boccia dopo il confronto sullo
schema del nuovo Dpcm.
“Con il medesimo provvedimento – proseguono le Regioni – e’
necessario introdurre meccanismi di sospensione dei tributi
relativi agli anni fiscali 2020 e 2021 per le stesse attivita’
economiche. E’, infatti, assolutamente indispensabile dare
certezze al fine di scongiurare un effetto depressivo e
conseguenti problemi sociali, assicurando la contemporaneita’
delle misure di contenimento dell’epidemia con quelle di
sostegno alle categorie economiche e sociali colpite”.
“E’, inoltre, necessario – si legge ancora nella lettera –
prevedere misure normative e adeguate risorse finanziarie per
riconoscere ed estendere i congedi parentali per tutti i
lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e le misure
economiche di conciliazione per i lavoratori autonomi”.
Tra le altre richieste delle regioni, ve ne sono alcune
definite di “natura tecnica”. Tra queste: “chiarire chi puo’ e
deve disporre la chiusura al pubblico di strade e piazze nei
centri urbani”; “valutare la possibilita’ di prevedere forme di
flessibilita’ per la didattica in presenza per le scuole primarie
e secondarie di primo grado”; “aggiungere, tra le attivita’ e le
categorie merceologiche da conservare aperte in ogni caso, anche
quelle di igiene personale e della casa, di cibi per animali e
cartoleria (per le scuole)”.