Settanta volte piu’ veloce della variante Delta nel moltiplicarsi nei bronchi umani, ma meno
‘efficiente’ nei polmoni: uno studio dell’universita’ di Hong
Kong sembra far luce sulla straordinaria capacita’ della variante
Omicron di diffondersi, mentre il rallentamento della
moltiplicazione nelle cellule polmonari giustificherebbe la
minore gravita’ della malattia che e’ stata riportata finora. Per
il momento si tratta di dati preliminari e i ricercatori sono
molto cauti: “È importante notare che la gravita’ della malattia
negli esseri umani non e’ determinata solo dalla replicazione del
virus, ma anche dalla risposta immunitaria dell’ospite
all’infezione, che puo’ portare a una disregolazione del sistema
immunitario innato, ad esempio alla tempesta di citochine”, ha
chiarito il coordinatore dello studio Chan Chi-wai, del Center
for Immunology and Infection dell’Hong Kong Science and
Technology Park.
E proprio nel giorno in cui si rileva che sono stati superati
i 3mila casi in Europa, (L’Italia e’ ferma a 27) e ieri sono
stati registrati 529 nuove infezioni, la ricerca assume un
significato ancora piu importante. “Ci aspettiamo – ha detto il
presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’ Silvio Brusaferro –
che la variante Omicron crescera’ , cosi’ come cresce anche negli
altri Paesi: sicuramente noi non siamo impermeabili rispetto a
questo elemento. Abbiamo fatto una flash survey che ci ha
mostrato una circolazione al momento limitata. Nei prossimi
giorni la ripeteremo. Per controllarne l’impatto la prima
risposta che abbiamo in questo momento e’ proprio quella di
continuare il ciclo vaccinale, iniziandolo per quei milioni di
italiani che ancora non l’hanno fatto, completandolo con la
terza dose”.
E la terza dose viene anche raccomandata da Moderna, che
rileva come una dose di richiamo del suo vaccino da 50 μg
(microgrammi) ha aumentato significativamente la risposta
immunitaria contro Omicron. “Ci aspettiamo – precisa Moderna,
riferendo quanto e’ stato osservato nel setting Omicron
presentato dal dottor Fauci – di avere nella prossima settimana
i dati sulla dose booster da 100 μg e sui nostri approcci
vaccinali multivalenti”. Accelerazione poi per il vaccino
anti-Covid di Novavax: il comitato per i medicinali ad uso umano
dell’Ema terra’ una riunione straordinaria il 20 dicembre per
discutere della sua approvazione.
Anche sul fronte delle cure ci sono delle novita’ . Il
medicinale Paxlovid della Pfizer, e’ il parere dell’Ema, puo’
essere utilizzato contro il Covid nei paesi che lo ritengono
opportuno.Il pronunciamento, si legge in una nota dell’Agenzia,
“vuole supportare le autorita’ nazionali che potrebbero decidere
su un possibile uso precoce del medicinale” prima
dell’autorizzazione Ue. Il trattamento con il Paxlovid e’
riservato ad adulti con Covid-19 che non richiedono ossigeno
supplementare e che sono a maggior rischio di progressione verso
una malattia grave. Paxlovid deve essere somministrato il prima
possibile dopo la diagnosi ed entro 5 giorni dall’inizio dei
sintomi. L’Ema ha inoltre raccomandato l’autorizzazione di due
nuovi farmaci per il trattamento del Covid-19: si tratta dello
Xevudy e del Kineret.
La Danimarca, inoltre, e’ diventata il primo paese Ue a ad
autorizzare la pillola Merck. Commercializzato con il nome di
Lagevrio, il farmaco anti-Covid e’ stato approvato a meta’
novembre dal regolatore europeo per un utilizzo in casi di
urgenza, in attesa che venga messo definitivamente sul mercato.
Da novembre la pillola e’ autorizzata nel Regno Unito ed e’ in
corso di autorizzazione negli Usa.