Cyberbullismo, adescamento e sextortion, linguaggio d’odio, disinformazione e dipendenza da Internet mettono a rischio la sicurezza dei minori, online e offline. Il 63% dei teenager italiani ha sperimentato questi rischi, serve incoraggiare un uso consapevole alle tecnologie, anche in considerazione dell’eta’ del primo accesso in rete. Sono i temi in evidenza nella Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete, il Safer Internet Day, che quest’anno cade il 6 febbraio. Una iniziativa nata vent’anni fa dall’Unione Europea che mira a coinvolgere ragazzi, genitori, insegnanti, istituzioni ed operatori del settore. I big della tecnologia, in particolare, sono finiti di recente sotto accusa nel Senato degli Stati Uniti per i rischi che i loro prodotti comportano per bambini e adolescenti. Per questo si moltiplicano le loro iniziative. Meta, ad esempio, ha
reso disponbile in diverse lingue, anche in italiano, lo strumento Take it down che rintraccia ed elimina le foto intime
online. TikTok, molto popolare tra i giovani, promuove progetti con Telefono Azzurro e Unesco con video e suggerimenti per un uso consapevole dell’app. In Italia l’Iidea, associazione di categoria dell’industria dei
videogiochi, in occasione del Safer Internet Day rilancia con un
portale dedicato ai genitori per orientarsi nella scelta di
giochi piu’ adatti a bimbi e ragazzi.
Per comprendere a fondo i rischi dei minori online, e’
importante guardare i numeri. In Italia, secondo la Polizia
Postale, sono 3.444 le denunce che hanno riguardato forme di
aggressione online contro minorenni. In Italia – riporta una
indagine dell’Unicef – circa il 37% dei bambini e giovani sono
esposti a messaggi di odio e oltre il 34% a immagini violente.
Secondo una ricerca di Microsoft nell’ultimo anno il 63% dei
teenager ha subito rischi online (nel mondo il 70%); la
disinformazione (45%), l’hate speech, il cyberbullismo, le
minacce (34%) e i contenuti violenti (32%) sono i rischi piu’
comuni riscontrati. E i ragazzi iniziano a prendere coscienza
dei pericoli: il 73% non condivide informazioni sensibili, l’89%
ne parla con i genitori. “Rendere il web sicuro e’ una sfida
epocale, i ragazzi chiedano aiuto”, ha sottolineato il ministro
dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Tra le fonti di preoccupazione si e’ aggiunta anche
l’intelligenza artificiale, spinta proprio dai giovani. “Di
fronte alla nuova sfida tecnologica vengano da subito messe in
campo soluzioni efficaci e condivise fondate sulla centralita’
della dignita’ dei bambini e degli adolescenti”, e’ l’appello
lanciato da Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro per il
Safer Internet Day. Per l’Autorita’ garante per l’infanzia e
l’adolescenza, Carla Garlatti, e’ necesessaria “piu’ educazione
digitale di fronte ai rischi dell’IA”. “Serve un approccio
organico – ha osservato il ministro delle Imprese e del Made in
Italy Adolfo Urso – articolato su regole certe per chi veicola
contenuti in rete e su politiche specifiche per educare all’uso
consapevole delle tecnologie”.