Napoli sara’ per due giorni la capitale della citopatologia. Lunedi’ 11 e martedi’ 12 dicembre il capoluogo campano ospitera’ la 12esima edizione del congresso internazionale di Molecular Cytopathology, con il patrocinio della Societa’ Europea e della Societa’ Americana di Citopatologia. Il meeting sara’ diretto da Giancarlo Troncone, ordinario di Anatomia patologica e direttore del dipartimento di Sanita’ pubblica dell’Universita’ Federico II di Napoli, e co-diretto da
Maria D. Lozano dell’Universita’ di Pamplona e da Sinchita Roy-Chowdhuri dell’Universita’ MD Anderson Texas.
Il simposio si terra’ presso il Centro congressi della Federico II (via Partenope, 36) e si aprira’ lunedi’ alle 9 con i saluti di
benvenuto, che saranno affidati ad Ales Ryska, presidente della European Society of Pathology (Esp); Filippo Fraggetta,
presidente della Societa’ italiana di Anatomia patologica e Citopatologia diagnostica (SIAPeC); Giancarlo Troncone e Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina dell’Universita’
Federico II. Nel corso delle due giornate di lavoro gli autorevoli relatori
ripercorreranno l’evoluzione della patologia molecolare nel
campo della citopatologia e si confronteranno sulle nuove
frontiere della disciplina.
La presenza di una faculty d’eccezione, composta dai maggiori
esperti mondiali della citopatologia molecolare, che porteranno
a Napoli le loro esperienze, dara’ maggiore spessore alla
discussione e consentira’ di fornire un approccio
multidisciplinare integrato sulla medicina di precisione e sulle
moderne tecnologie di citopatologia.
Saranno toccate tematiche innovative, nell’ambito della ricerca
e della pratica clinica, focalizzati su tre principali
argomenti. Il primo tema e’ quello della ‘Next Generation
Sequencing’, una procedura diventata fondamentale nell’epoca
delle indagini molecolari e basata sull’ausilio di ampi pannelli
genici, che permettono la definizione del rischio di malignita’
di differenti neoplasie e lo sviluppo di terapie personalizzate
in pazienti affetti da tumori solidi. Il secondo focus vertera’
invece sullo studio della biopsia liquida, il futuro della
patologia molecolare predittiva, che permette di monitorare la
risposta ad un trattamento personalizzato in tempo reale e in
modo non invasivo. L’ultima tematica al centro del congresso
sara’ l’applicazione dei test molecolari all’agoaspirato tiroideo
con la presentazione dei risultati di oltre 7000 casi
diagnosticati.
La Citopatologia molecolare e’ una disciplina nata nei primi anni
del 2000, che sposa due discipline, l’anatomia patologica e la
patologia molecolare.
L’anatomia patologica e’ una branca specialistica della medicina
che studia le malattie attraverso l’esame macroscopico e/o
microscopico degli organi, dei tessuti e delle cellule, la cui
indagine permette di distinguere tra tessuti sani e patologici.
La citologia e’ lo studio morfologico di singole cellule o gruppi
di cellule prelevate da organi del corpo umano mediante tecniche
di agoaspirazione, lavaggio, raschiamento o esfoliazione. Puo’
essere di tipo diagnostico, se si sospetta gia’ una malattia, o
di screening, se viene eseguita su persone apparentemente sane,
al fine di prevenire la possibile comparsa di una malattia.
Rispetto alla biopsia, la citologia ha il vantaggio di essere
meno invasiva e quindi maggiormente tollerabile per il paziente.
In campo medico la citologia svolge un ruolo primario nei piani
terapeutici, sia in campo medico che chirurgico, e oggi ha una
funzione fondamentale nel campo dell’oncologia e della
prevenzione.