Venerdi’ prossimo, 9 aprile, il Benevento “scendera’ in campo” con la scuola per “giocare” , in
videoconferenza, una partita speciale: il mister Inzaghi e con
lui Letizia, Montipo’, Barba e Manfredini faranno squadra con
gli studenti dell’Istituto Superiore “Don Geremia Piscopo” di
Arzano (Napoli) e con quelli dell’Istituto Comprensivo “Da
Vinci” di Limatola, Dugenta e Frasso Telesino, nel Sannio.
Insieme contro un comune avversario, il bullismo, per parlare di
accettazione e valorizzazione delle differenze. Per dire “no”,
sottolinea una nota, “a qualunque forma di pressione, molestia,
ricatto, ingiuria, denigrazione”. “Ora piu’ che mai. Perche’ la
pandemia, che ha chiuso i ragazzi in casa, non li ha certo
liberati dal bullismo che, nella forma “on line”, e’ anzi
divenuto piu’ insidioso, causa l’uso massiccio, da parte dei
minori, di pc, tablet e smartphone. Senza dimenticare,
ovviamente, i social network” si evidenzia ancora nella nota. É
il cyberbullismo “che ci sbatte in faccia episodi terribili, che
lasciano senza parole. Una vera e propria emergenza sociale ed
educativa che richiede interventi che, mai come in questo
momento storico, risultano essere assolutamente non rinviabili”.
Lo sa bene la scuola, perche’ la violenza in ambito
scolastico, in ogni sua possibile declinazione, costituisce una
violazione dei diritti degli studenti all’educazione, alla
salute e al benessere. Lo sanno bene i dirigenti scolastici
Carmela Ferrara e Aldo Sarchioto, quotidianamente impegnati nel
garantire ai propri studenti ambienti di apprendimento sicuri,
inclusivi, scevri da ogni possibile forma di violenza. Lo sa
bene il mondo dello sport, perche’ il bullismo “sporca” anche gli
spogliatoi, gli allenamenti, le gare. Lo sanno i calciatori del
Benevento che, con sensibilita’ , hanno detto “sÌ” a questa
videoconferenza, che sara’ moderata dalla prof.ssa Antonella
Nicolella, docente del “Piscopo” di Arzano. Un’occasione unica
per gli studenti per discutere, con i propri idoli, di un
fenomeno per il quale urge tanto un’efficace prevenzione quanto
un deciso contrasto, senza minimizzazioni. Il danno maggiore che
si puo’ arrecare a chi la violenza la subisce e a chi la violenza
la compie e’ il minimizzare.
Il bullismo non e’ uno scherzo, rilevano i promotori
del’iniziativa.
Venerdi’ prossimo scuola e sport accenderanno i riflettori sul
fenomeno che, subdolo com’e’ , trova i migliori alleati proprio
nel silenzio e nella solitudine, acuiti da questi mesi di
isolamento e necessarie restrizioni, per dialogare sul tema. Per
spiegare ai ragazzi che la prepotenza non e’ forza; che chiedere
aiuto non e’ segno di debolezza; che le parole hanno sempre e
comunque un peso e che esse possono ferire; che la gentilezza e’
la migliore forma di eleganza e che e’ dai gesti quotidiani che
inizia il nostro “no” al bullismo.