Il presidente nazionale AMIRA Valerio Beltrami, afferma: “I colori che prediligo per identificare le Regioni in tempo di Pandemia, sono quelli della Bandiera Italiana”
Vorremo avere il tempo di ascoltare tutte le voci dei Direttori di Sala, i veri professionisti della ristorazione, consapevoli del fatto che, ognuno di loro vorrebbe esprimere le proprie opinioni in merito alla chiusura dei ristoranti dando sfogo alla propria rabbia e sicuramente con la voglia di dare consigli per non bloccare il lavoro. Purtroppo però, impossibilitati dal periodo, abbiamo deciso di intervistare il Presidente Nazionale Valerio Beltrami, come portavoce di tutti gli associati. Il Presidente Beltrami, che vive a Domodossola ed è in carica da novembre 2016, grazie alla sua semplicità e determinazione, riesce a rappresentare con grande pregio, la categoria dei maîtres, impegnandosi a far valere sempre i diritti dei professionisti della ristorazione, perché questo è un lavoro che deve trasmettere passione e ricevere sempre in cambio, gratitudine e soddisfazioni. Uomo dinamico, comunicativo e risolutivo, nei suoi 4 anni di mandato, ha raccolto tantissimi pareri favorevoli e una grande stima da parte dei suoi colleghi, per la dote di creare collaborazioni e tenere unita l’associazione da nord a sud. Beltrami è una persona obiettiva e trasparente quindi, senza mezzi termini e con giusta discrezione, dice sempre le amare, ma anche giuste verità, mettendo inevitabilmente, le persone difronte alla realtà qualunque essa sia, comoda o scomoda. Ecco che la curiosità è aumentata e quindi, Napoli ha chiamato Domodossola, per intervistare il Presidente Nazionale AMIRA, che si è reso disponibile a rispondere ad alcune nostre domande: –Ciao Presidente come se la passa in Piemonte? L’ultima volta che ci siamo visti, dove ho avuto il piacere di conoscerla, è stato a Napoli questa estate, arrivato esclusivamente per l’evento a Sturno (Av), per la consegna del riconoscimento “Locale del Cravattino D’Oro” attribuito a “Il Mulino della Signora”, del Dott. Gianfranco Testa e a seguire anche la degustazione dell’olio di sua produzione. Quale ricordo si è portato a casa della nostra città? – Beltrami ha risposto: “Ciao Sabrina qui tutto bene e spero anche lì da voi. Si non sbagli, sono arrivato per uno dei primi eventi pubblici, che ci aveva fatto ben sperare per la ripresa del lavoro, un bellissimo ricordo, come quello della visita della bella Napoli. Devo dire che mi sono arricchito con cose semplici, mi sono portato a casa il ricordo di un’ospitalità senza eguali, voi napoletani siete bravissimi in questo, sapete mettere subito gli ospiti a proprio agio”. – Presidente, noi abbiamo fatto del nostro meglio ma, mi pare che lei si sia veramente sentito a casa, forse grazie a qualche radice familiare che ha ancora tuttora nella nostra città, giusto? –“Proprio così e ne sono orgoglioso. A Napoli ho tanti cugini, che ho avuto il piacere di rivedere dopo tanto tempo e come ho detto prima, confermo che l’accoglienza è una dote innata in voi. Saranno sicuramente un insieme di cose, però non posso far a meno, che parlare bene della mia permanenza e delle onorificenze che l’AMIRA di Napoli e Campania mi ha riservato. Voglio approfittare per ringraziare il Fiduciario della sez. di Napoli, Dario Duro, che ha programmato ogni piccolo particolare, dall’arrivo fino alla partenza, riempendomi prima di ripartire, la valigia di tante cose buone, mi spiace solo che questo secondo lockdown, ha bloccato nuovamente gli spostamenti e quindi prima di ritornarci, passerà del tempo”. –Infatti, la sua regione è in lockdown già da un po’, quindi conoscendolo, lei è in ferie forzate a casa? “Eh sì, purtroppo sono a casa bloccato per 2 grandi motivi, uno è per un quasi banale infortunio al ginocchio mentre l’altro è che siamo in zona rossa, da un po’ di tempo. Quindi sto facendo lavorare molto la mente, perché non riesco proprio a stare fermo poiché la voglia di lavorare è sempre tanta!” – Valerio scusi la mia curiosità, ma sbaglio oppure lei è ancora Presidente Nazionale AMIRA in carica? “Infatti non sbagli, erano state fissate le nuove elezioni a novembre per eleggere il nuovo Presidente Nazionale, perché io sono uscente, ma abbiamo dovuto rimandarle a data da destinarsi. Mi dispiace solo che i soci sono ancora costretti a tenermi tra i piedi, ma sono fatalista, forse è così che doveva andare. Scherzi a parte, il mio rammarico più grande, è quello che abbiamo dovuto disdire per la seconda volta, la V Edizione delle Donne nell’arte del Flambè, la prima data era a marzo e quest’anno avrebbe assunto un tono ancor più prestigioso per il numero degli iscritti. Era anche una felice occasione per stare tutti insieme, ci saremmo dovuti incontrare a Grado tra Fiduciari e soci, al Grand Hotel Astoria, per un evento della durata di 5 giorni, fondamentali per conoscerci, rilassarci, arricchirci professionalmente, ma cosa devo dire? aspetteremo con pazienza”. –Presidente, sicuramente lei come tutti i maitres, che siete abituati a programmarvi le giornate di lavoro, per non essere sprovveduti, ma addirittura pronti a prevedere e risolvere gli eventuali rischi, crede che le istituzioni, non abbiano saputo organizzarsi e programmarsi, per anticipare una seconda fase pandemica già preannunciata? –“Credo fermamente che le difficoltà sono molteplici e incalcolabili e che sicuramente le istituzioni stanno cercando di fare il proprio meglio, ma so anche che tutti i lavoratori dipendenti e imprenditori, hanno fatto grandi sacrifici in primavera diventando un esempio per l’intero mondo, per essere stati diligenti a rispettare le regole, ma purtroppo pare, che sono stati sacrifici inutili, perché ci ritroviamo ancora adesso con un futuro lavorativo incerto. Le uniche cose certe che abbiamo, sono le spese e allora mi chiedo, se ci fosse stato un maitre al governo a gestire gli imprevisti, che noi nel lavoro ne abbiamo tantissimi, saremmo stati forse più fortunati e capaci? Di sicuro, se non avessimo trovato soluzioni, avremmo risolto il problema cucinando il covid-19 a Flambè, giusto per essere ironici!”. “E poi vorrei aggiungere una cosa, i colori che prediligo in questo momento per identificare le regioni, sono i 3 colori della bandiera Italiana, i colori dell’unità d’Italia, che devono tornare a essere sbandierati sulle terrazze, fuori dagli alberghi e ristoranti come simbolo di vittoria verso questo microscopico nemico che ci sta annullando”. – Valerio, riuscirà a continuare a trasmettere sempre nonostante la situazione, il suo grande ottimismo? – “Quello fortunatamente c’è sempre, ma ha perso un po’ di carica emotiva che si riprenderà, quando il virus perderà la sua carica virale. Speriamo solo che l’incertezza ci abbandoni e che la speranza, continui a permanere in noi, per darci la forza di riaffermarci, come categoria di professionisti che si occupano di turismo e ristorazione“. –Allora, per chiudere la nostra conversazione in maniera positiva e ringraziandola, le auguro di rimettersi velocemente in forma fisicamente e spero in una sua seconda nomina di Presidente di un’associazione prestigiosa come l’AMIRA. Voglio solo un impegno da parte sua, mi promette che ritornerà a trovarci, organizzando magari per un percorso gastronomico con i soci di tutta Italia? –“Sabrina, sinceramente le dico che non escludo nulla. Presto mi rimetterò, solo perché sono costretto a rimanere a casa fermo. Per la presidenza, non sarò io a decidere, ma la informerò se sarò fortunato ad essere rieletto e per Napoli invece, potrebbe essere una possibilità, tu però impara a cucinare a Flambè, perché è un’arte dallo stile elegante. Io sono un cultore infatti, di questo modo di lavorare, che a mio parere è quello più espressivo, per rappresentare i sapori insieme agli odori della nostra cucina e per noi maitres, fa tantissima differenza nel lavoro. Questo è uno dei motivi per cui, non mi stancherò mai di invitare tutti i soci e i futuri Direttori di sala, a continuare a studiare e perfezionarsi anche in questa tecnica perché, arriverà il tempo in cui dovremmo ricominciare a lavorare e dobbiamo essere pronti e non arrugginiti! Sabrina, grazie per la piacevole chiacchierata, spero che le mie parole possano essere di aiuto, almeno moralmente, a tante persone”. – Presidente Beltrami, grazie a lei, ancora una volta, ha dimostrato che la saggezza, non conosce confini!
A cura di Sabrina Abbrunzo