Napoli-21 febbraio si è spento Don Lorenzo Montecalvo-dopo 12 giorni di degenza all’ospedale Cotugno di Napoli a causa del Covid-19.
La famiglia Vocazionista tramite comunicato ha dato la notizia del decesso di don Lorenzo Montecalvo avvenuta nelle prime ore di Domenica mattina. Don Lorenzo Montecalvo SDV, ricoverato al Cotugno dallo scorso 9 Febbraio è deceduto a causa dell’infezione da Covid-19. Un lutto per la Chiesa, per i suoi lettori, per i fedeli tutti. Parroco della Parrocchia Santa Famiglia (Pianura) Napoli, Redattore Capo della rivista “Spiritus Domini” autore di numerosi testi, fondatore de “il Granellino” settimanale di evangelizzazione tradotto in 10 lingue e distribuito dapprima gratuitamente in tutta la Città di Napoli, successivamente grazie al web ha raggiunto migliaia di lettori in tutto il mondo. Nacque a Castelluccio Dei Sauri (FG) nel 1945, da una realtà contadina che ne temprò il carattere, decise di entrare in Vocazionario a Pianura (NA) all’età di 12 anni. Concluse i suoi studi Negli Stati Uniti, e nel 1970 venne ordinato sacerdote, dopo circa 6 anni tornò in Italia. Divenne Parroco della parrocchia S. Maria di Bellavista- Posillipo dove iniziò il suo coinvolgimento attivo nel Cammino Catecumenale: “Il Signore voleva che quella parrocchia, piena di gente ricca e socialmente importante, diventasse un centro di spiritualità. Così, per realizzare questo Suo desiderio, mi fece conoscere il Cammino Neocatecumenale” (“lodo a te”- 2015).Nel 2004 divenne Parroco della Parrocchia Corpus Christi e Regina del Rosario in via Manzoni, e dal 2019 ad oggi Parroco della Chiesa Santa Famiglia di Pianura. Durante questa pandemia Don Lorenzo non si è fermato, anzi, ha portato la Parola del Signore dentro ogni casa tramite “Granellino-tv”- “ quando in passato si è vissuta una pandemia la gente andava in chiesa a pregare, chiedeva al signore di essere salvato, adesso in questo tempo di covid le chiese sono state chiuse e le persone si sono allontanate da Dio, ma Dio c’è anche nelle case, perché esse sono le prime “Chiese” ”. In una delle sue omelie don Lorenzo parlò di ciò che si augurava accadesse al termine di questo difficile periodo di pandemia, o come spesso lui stesso definiva “questo pandemonio”.
“Che anche noi possiamo avere la visione che ha avuto S. Giovanni Evangelista, ecco io vedo nuovi celi e nuove terre, vedo la nuova Gerusalemme scendere dal cielo adornata come una sposa pronta per il suo sposo. Preghiamo e speriamo che dopo questo tempo di coronavirus noi vedremo nuovi celi e nuova terra, una nuova umanità, ma soprattutto vedremo la sposa di cristo adornata. La sposa di cristo è la Chiesa e la Chiesa siamo noi”.

A cura di Grazia Ritrovato