“Guagliù, statevi a casa”. Il rapper Liberato lancia un appello ai suoi fan e li invita a
stare a casa.
Sui social, il rapper di cui nessuno conosce la vera
identità, scrive un post, in dialetto, come le sue canzoni. “Ma
vi pare – scrive – che deve dirvi di restare a casa uno scemo
con la bandana in faccia?”.
Liberato scrive che tutti “stiamo passando un momento”
difficile – ma le parole utilizzate dal rapper sono altre –
inserita in casa, con l’arteteca (la smania in dialetto
napoletano, ndr.) una giornata intera”.
“Io non parlo mai, lo sapete, sto sempre zitto – dice ai fan
– Davvero sto impazzendo, non so più cosa fare, ma una cosa la
so: state a casa”.
E in occasione dell’uscita di “Ultras” primo film di
Francesco Lettieri, Liberato che ha curato la colonna sonora,
invita tutti a vederlo, su Netflix. “Sarebbe stato meglio al
cinema – sottolinea – ma vedetelo qua”.
“Adesso noi questo possiamo fare – conclude – questo e
mostrare amore ai team dei medici che stanno lavorando senza
sosta negli ospedali”.