In Consiglio comunale una tavola rotonda promossa dal Soroptimist International d’Italia per promuovere e facilitare la partecipazione efficace delle donne ai processi decisionali verso i cambiamenti radicali necessari per realizzare le città di domani.
Al centro del dibattito un progetto nazionale lanciato nel dicembre 2021, ‘La città che vorrei’, per reinventare la città a misura di donna, un laboratorio di creatività e di confronto tra idee e buone pratiche.
Quello di oggi, ha spiegato Bruna Floriani, presidente del Soroptimist International d’Italia, è il primo di cinque eventi promossi anche in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni italiani) che vedrà protagoniste le città di Napoli, Bologna, Milano, Torino e Roma, per discutere dei temi chiave per la sostenibilità sociale, ambientale, culturale ed economica.
Sono intervenute la vicesindaco Laura Lieto, che ha ricordato che su questi temi pianificazione e inclusione sono fattori imprescindibili, soprattutto in un momento in cui il cambiamento climatico è la cornice dove si collocano le nostre azioni; l’assessora alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante ha evidenziato che iniziative come quella di oggi sensibilizzano la cultura e la consapevolezza delle donne, in un contesto in cui si registrano ancora forti disuguaglianze e dati allarmanti sulla violenza domestica. Per la presidente del Consiglio comunale Enza Amato è infine “ importante discutere di un progetto che mette al centro uno dei temi principali dell’agenda 2030: quello di creare, costruire e realizzare città a misura di donna, attraverso il confronto con stakeholders molto autorevoli che ci danno, come amministrazione comunale, i suggerimenti per fare meglio quello che facciamo ogni giorno.”