Docenti accoltellati da studenti o presi di mira con pallini di gomma mentre fanno lezione, presidi schiaffeggiati da genitori, personale scolastico preso a testate da familiari degli alunni. C’e’ di tutto e di piu’ nella casistica delle aggressioni ai danni del personale della scuola: lo scorso anno sono state in tutto 36, quest’anno, con l’episodio di oggi a Varese, sono gia’ 27, piu’ di un caso a settimana. A crescere sono gli episodi che vedono responsabile un familiare, piu’ che raddoppiati rispetto allo scorso anno. Solo quattro giorni fa a Taranto, all’istituto comprensivo Europa Alighieri, il preside Marco Cesario era finito al pronto soccorso dopo essere stato immobilizzato ad un polso, scaraventato per terra e colpito con calci e pugni dal padre di una bambina. Il 2 febbraio e’ stata invece la volta del dirigente scolastico dell’istituto Bozzini-Fasani l di Lucera, nel foggiano: a madre di un allievo lo ha aggredito non ritenendo sufficiente la sospensione di 5 giorni disposta dal consiglio di classe nei confronti di un ragazzo che aveva picchiato suo figlio e di un
altro che aveva diffuso il video del gesto.
A meta’ gennaio il preside del Liceo scientifico Scoza di
Cosenza, Aldo Trecroci, era stato aggredito dal padre di una
studentessa che non concordava con la destinazione della figlia
nell’ambito del progetto di alternanza scuola lavoro e aveva
colpito il dirigente scolastico con uno schiaffo, facendolo
finire per terra.
I primi di novembre un professore di matematica di 56 anni
era stato colpito con una testata al volto dal padre di uno dei
suoi allievi all’istituto alberghiero di Arbus, nel sud della
Sardegna: lo studente, ricevuto un rimprovero, aveva risposto al
docente e poi era uscito dall’aula dove aveva chiamato il padre,
subito intervenuto in difesa del figlio.
A fine novembre invece, un professore di sostegno
dell’Istituto professionale Vallauri di Carpi (Modena) era stato
colpito al volto mentre cercava di sedare una rissa tra studenti
avvenuta durante la ricreazione nel cortile della scuola.
Uno degli episodi piu’ gravi e’ avvenuto pero’ alla fine del
passato anno scolastico ad Abiategrasso dove una professoressa e’
stata pugnalata al braccio da uno studente sedicenne
all’istituto Alessandrini. L’aggressore e’ stato poi ricoverato
in neuropsichiatria e a fine anno scolastico e’ stato bocciato.
Un altro grave episodio era avvenuto lo scorso anno scolastico
all’Its Viola Marchesini di Rovigo: una professoressa Maria
Cristina Finatti, era stata colpita alla testa da alcuni pallini
di gomma sparati da due studenti, mentre un terzo aveva filmato
l’atto. I giovani non hanno ripetuto l’anno, al contrario del
loro collega lombardo, e all’esito dello scrutinio avevano
addirittura preso un 9 in condotta, causando l’intervento del
ministro Valditara e quindi l’abbassamento dei voti.