Acque molto agitate nel centrosinistra, la presentazione delle liste è il momento più delicato di ogni campagna elettorale e nemmeno questa fa eccezione. Il candidato sindaco Gaetano Manfredi è stato tirato per la giacca fino a notte fonda con il comitato elettorale trasformato in un campo di battaglia politica. Con al centro la disputa principale sulle presidenze delle Municipalità. Vera camera di compensazione per chi non è riuscito a trovare un posto nella lista a consigliere comunale. C’è stato chi ha minacciato ai ritirare la lista al Comune se non fosse stato accontentato sulle Municipalità. Da registrare tensioni molto forti anche nel Pd. Dove Enza Amato ha accettato la candidatura a capolista solo dopo avere incassato la presidenza della Quinta Municipalità andata a Clementina Cozzolino. Ciro Fila , il presidente della Camera di Commercio – un deluchiano inossidabile – è apparso molto rabbuiato, la figlia Bruna è consigliera regionale del Pd portatrice di 15mila voti. Fióla ambisce alla Nona Municipalità ma per ora è arrivato lo stop. Manfredi sta ten tando una mediazione. Fióla – tuttavia – potrebbe ritirarsi dalla contesa elettorale con tutte le conseguenze del caso. Un giallo il cui finale si conoscerà solo oggi alle 12 quando scadrà il termine ultimo di presentazione delle candidature. E fino a quell’ora tutto può succedere. Delle 13 liste che vanno con Manfredi fino a ieri sera tardi sono state ufficializzate solo quella del M5S, Per persone e Comunità, La Città, Repubblicani Democratici con Napoli oltre. Centro democratico e naturalmente la lista dei candidato Manfredi sindaco. II quadro delle Municipalità per ora è questo. Oltre la Quinta con la Cozzolino sembra sicura Maria Caniglia alla Quarta in quota deluchiani, all’Ottava il grillino Nicola Nardella, alla Prima Giovanna Mazzone di Azzurri per Napoli che all’ultimo momento ha superato Alessandro Mandelli vicino a Stanislao Lanzotti. Alla Terza Fabio Greco del M5S. Alla sesta Municipalità c’è Alessandro Fucito di Napoli Solidale, presidente del Consiglio comunale uscente che rinuncia alla candidatura al Comune, Alla Settima Antonio Troiano un uscente di dem A che potrebbe andare in carico alla lista Manfredi. Alla Seconda do vrebbe andare la Verde Fiorella Zabatta.  Chiarito il contesto tumultuoso ci sono anche delle certezze nel centrosinistra. Nella lista Manfredi sindaco confermato il notaio Diño Falconio capolista, l’avvocato antimovida Gennaro Esposito, l’ex assessora al welfare Roberta Gaeta, l’avvocato Stefania Armiero, la criminologa Erica Gigante. Carlo Mormile docente al Conservatorio di San Pietro a Majella. Mariano Paolozzi, figlio del compianto Ernesto Paolozzi , C’è Ferdinando Tozzi, presidente di Campania Music commissione. Gianfranco Würzburger, esponente di spicco dell’associazionismo cattolico. Sergio Colella un uscente sta in consiglio comunale nel gruppo Davvero con alle spalle un gruppo fb “Sos Ami- Liste e Municipalità duello i  Manfredi media, scrappo et cL.Aiutiamoci tra noi”, con circa 97mila iscritti fondato da ini e dalla moglie Rosanna. Nel Pd oltre alla Amato capolista c’è Gennaro Acampora, molto vicino a Sarracino, Tommaso Nugnes figlio dell’ex assessore Giorgio, Nicola Pezzullo , Paolo Cardone, giovane consigliere di municipalità di Secondigliano. Tra le donne Raffaella Guarracino, Antonelia Loffredo e Autilia Cariilo, già candidata alle scorse elezioni regionali. Il M5S fa una scelta figlia del nuovo corso molto più aperto ad altri mondi: sono stati reclutati tanti della società civile e anche vecchie conoscenze. Come gli assessori uscenti della giunta de Magistris Ciro Borriello e Francesca Menna. Quindi Flavia Sorrentino che il sindaco reclutò affidandole il ruolo di presidente del primo «Osservatorio italiano contro la discriminazione territoriale» e ideatrice del primo progetto istituzionale in Europa per orientare i consumatori ad acquistare prodotti napoletani. Spazio anche al mondo dello spettacolo dove c’è il rapper Lucariello e il cabarettista Oscar Di Maio ideatore del duetto con lex compagna di Silvio Berlusconi Francesca Pascale in bikini. Quelli de La Città gruppo vicino al governatore De Luca animato da Diego Venanzoni e David Lebro ripropone Roberta Giova e un cappello di lista tutto al femminile: Raffaella Alleni , Assunta Angotti e Maria Belgiorno. Per, Persone e Comunità, punta su Giuseppe Irace e Nicola Campanile oltre che su Giulio Maggiore, Giovanna Gaeta, Paolo Battimielio, Vega De Martini una storica dell’arte, Emilia Leonetti, Tommaso Di Nardo e Fabio Tamburro. I Repubblicani schierano il giovane Alberto Forte che ha fatto da mediatore tra le tante anime della tumultuosa maggioranza arancione.