Una visita i cui dettagli sono stati tenuti riservati fino all’ultimo. La premier Giorgia Meloni arriva direttamente dal G7 in Giappone nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna con la volonta’ dichiarata di evitare i riflettori: “Mi scuserete se c’e’ stata suspense su dove dovessi andare” ma “sono contro le passerelle”, dira’ poi, al termine del breve punto stampa dopo la riunione operativa alla prefettura di Ravenna con la protezione civile e il governatore Stefano Bonaccini. Camicia verde, pantaloni blu e stivali di gomma, la premier – nelle immagini riprese dal suo staff o postate da alcuni cittadini che l’hanno incontrata – cammina per le strade allagate di Ghibullo, un piccolo comune del ravvenate.
“Ciao, buongiorno. Siete molto bravi ed e’ bello quello che fate”, dice a un uomo che incontra per la strada alla guida della sua auto e che le racconta la situazione del paese. E poi strette di mano, selfie e abbracci con tanti cittadini colpiti dalla tragedia dell’alluvione. Una signora la fa entrare in casa
e la scorta nella cantina della sua villetta che e’ completamente allagata. Due ragazzi con stivali e pantaloni pieni di fango le chiedono di potersi fare una foto con lei nel centro di una piazza. “Ho trovato – dira’ poi la premier raccontando il suo personale sopralluogo – tantissimi ragazzi giovanissimi che arrivavano da tutte le parti per dare una mano. L’Italia tira
fuori il suo meglio in situazioni come queste”. C’e’ il tempo
anche per visitare un campo coltivato completamente allagato e
una grossa serra del tutto ricoperta di fango. Qui una donna
dalle immagini sembra spiegarle il lavoro necessario a
ripristinare le coltivazioni. “Sono commossa”, dice la premier
aggiungendo di aver trovato “tanti cittadini molto orgogliosi
che lavoravano e che dicevano: ‘ci rimettiamo in piedi’. E’
stata una tragedia ma puo’ essere un’occasione per rinascere piu’
forti”.
In Emilia Romagna c’e’ pero’ anche chi protesta: un gruppo di
attivisti per il clima in mattinata a Forli’ – senza pero’ avere
alcun contatto con la premier – ha fatto sentire la propria voce
mostrando cartelli colorati.