Cardarelli: La svolta per scovare i tumori e migliorare i percorsi terapeutici. È il primo messaggio che emerge dall’evento “Grandi Ospedali” che, dieci giorni fa, ha riunito a Napoli i rappresentanti di alcune tra le maggiori istituzioni sanitarie italiane. Si è trattato di un open meeting finalizzato anche a mettere a fuoco due progetti indirizzati al corretto inquadramento di patologie pancreatiche, tumorali o infiammatorie. Il primo, condotto con gli specialisti della Federico II per migliorare la diagnosi e un sistema di lettura dei dati delle cartelle cliniche. Il secondo invece prevede l’applicazione dell’Ai nel riconoscimento precoce e nella previsione di probabilità di insorgenza delle complicazioni delle pancreatiti. Sempre attraverso l’utilizzo della Tac. Quest’ultimo vede la collaborazione dell’università del Molise con i professori Vallone, Rocca, Santone e Bunese. «L’intelligenza artificiale può interpretare le immagini Tac del pancreas, “vedendo un tumore”, in particolare quello “duttale” che il medico
potrebbe non individuare se troppo
piccolo, sfuggendo alla diagnosi
precoce – spiega Marco Di Serafino,
direttore facente funzione di Radiologia
generale e del pronto soccorso
del Cardarelli – La tomografia consente
una diagnosi accurata di carcinoma
duttale al pancreas, ma ci sono
casi nei quali le immagini di neoplasie
di dimensioni inferiori a 2 centimetri
non riescono a essere identificate
». I due progetti, che si avvalgono
delle sofisticate tecnologie dell’Azienda
diretta da Antonio D’Amore,
puntano a investire al meglio le risorse
per accorciare i tempi.