Campania altri 6373 casi e sette nuovi decessi Preoccupa la nuova variante scoperta in Inghilterra I numeri continuano a destare qualche preoccupazione. Il bollettino della Regione Campania di ieri ha confermato che sono 6.373 i nuovi positivi al Covid, su 37.693 test esaminati. Il tasso di incidenza però è sceso al 16,78%, oltre un punto meno del precedente bollettino (17,9%). Sette le nuove vittime, di cui tré nelle ultime 48 ore e quattro risalenti ai giorni precedenti. I posti letto occupati nelle terapie intensive sono 38 (-1), mentre ciò che inizia a preoccupare sono quelli delle degenze: salgono a quota 733 (+13). La guerra dei numeri che, ormai da due anni, rappresentano l’unico vero strumento per comprendere come stia andando la pandemia, sembra lasciare più di una preoccupazione. Anche valutando quelli che sono i report che i Comuni, ogni giorno, fanno per verificare la presenza del virus nelle città, le sensazioni non sono positive. Ovunque nella orovincia sud di Napoli il dato dei contagi è in crescita. Ed appare evidente che, comunque, la fine delle restrizioni abbia sicuramente fatto passare un messaggio da “liberi tutti” che ovviamente sta aumentando la percentuale dei contagiati. In Italia la situazione è di fatto uguale: sono 364.183 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Due giorni fa erano stati 477.041. Il tasso di positività è al 14,7%, sostanzialmente stabile rispetto al 14,8% di sabato. Sono 489 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno di due giorni fa nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 42.1 ricoverati nei reparti ordinari tornano sopra quota 10mila: sono 10.017, ovvero 68 in più rispetto a sabato. Gli esperti, però, fanno notare che la situazione da osservare con attenzione è soprattutto quella delle terapie intensive. Sono il parametro per capire quanto questa variante stia ancora creando problemi. Anche perché, spiegano gli infettivologi, ancora oggi arrivano nei reparti pazienti che hanno problematiche di altro tipo e poi si scoprono positivi al Covid. Asintomatici, dunque, ma contagiosi che senza una visita o un tampone per necessità non lo avrebbero mai scoperto. E cresce la preoccupazione anche per la scoperta di una nuova variante; al momento fa parte della grande famiglia della variante Omicron, la nuova forma del virus Sars CoVZ chiamata Xe. Lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità’ (Oms), che nel suo aggiornamento settimanale sulle varianti considera la Xe il frutto di una ricombinazione dei due principali sottotipi della Omicron, BA.1-BA.3. “XE appartiene alla variante Omicron fino al momento in cui non saranno riportate differenze significative nella trasmissione e nelle caratteristiche della malattia, inclusa la gravità'”, scrive l’Oms.