C’è da scrivere una pagina di storia e i 50 mila spettatori attesi stasera (ore 21) al Maradona avranno solo un pensiero per la testa: spingere il Napoli verso i quarti di finale della Champions League, un traguardo rimasto tabù per il club azzurro persino nelle stagioni magiche di Diego, quando il prestigioso trofeo continentale si chiamava Coppa dei Campioni. Per una notte può dunque attendere anche il sogno dello scudetto e a dare il buon esempio sono stati Luciano Spalletti e la squadra: invitando i tifosi a riempire di bandiere lo stadio di Fuorigrotta, piuttosto che il resto della città. «Per eliminare l’Eintracht servirà l’aiuto di tutti. L’unica maglia che ho già assegnato è quella del nostro dodicesimo uomo
», si è infatti raccomandato alla vigilia il tecnico. Verrà il tempo per
celebrare il terzo titolo tricolore, ma ora le priorità in campo e fuori devono
essere altre: lasciare il segno pure
in Europa e scongiurare il forte rischio
di incidenti, che aleggia purtroppo
sulla rivincita con i tedeschi,
battuti 2-0 il 21 febbraio scorso a
Francoforte.
Per Spalletti la qualificazione è ancora
tutta da conquistare. «Le possibilità
di passare il turno sono al 50%
e non dovremo fare errori. Il passaggio
ai quarti è un traguardo storico e
non possiamo fallirlo». A tenere banco
però non è l’aspetto sportivo. Il
settore Ospiti resterà chiuso per motivi
di ordine pubblico, ma dalla Germania
sono lo stesso già arrivati 400
tifosi tedeschi senza biglietto e dunque
il rischio di incidenti resta alto.
Per questo il club azzurro ha chiesto
al capitano Giovanni Di Lorenzo di
lanciare un appello. «Stiamo vivendo
una stagione eccezionale e possiamo
fare la storia del Napoli in Europa.