“ Il Vomero – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari – è una delle aree commercialmente più attive del Comune di Napoli, ma negli ultimi anni ha fatto registrare segni di forte crisi. Il pepino 1numero di attività commerciali che hanno chiuso o che si sono trasferite altrove, anche a causa dei costi elevati di gestione, è aumentato notevolmente e rischia purtroppo d’incrementarsi in questo inizio di anno. Per esemplificare, nella galleria Vanvitelli numerosi locali sono vuoti mentre nel tratto di via Scarlatti tra piazza Vanvitelli e via Morghen, poche centinaia di metri di strada, una decina di attività sono chiuse da tempo “.

“ L’ultima chiusura – puntualizza Capodanno – riguarda la profumeria Peppino, in via Luca Giordano, altezza civico 111, una delle più antiche e più conosciute profumerie del quartiere collinare, che, dopo quasi mezzo secolo di vita, in questi giorni ha abbassato definitivamente le saracinesche “.

“ Un’arteria, via Luca Giordano, particolarmente colpita dalla crisi commerciale – sottolinea Capodanno -. Una strada, tra le più importanti dell’area collinare, che quattro anni addietro, tra piazza degli Artisti e via Scarlatti, in base ad un nuovo dispositivo di traffico, fu trasformata in un ibrido di tratti pedonalizzati e di Ztl, senza però che mai s’intervenisse con i necessari lavori di
manutenzione. In questi giorni, annunciati in pompa magna e dopo diversi rinvii e conseguenti proteste di residenti e commercianti, dovevano iniziare i lavori di riqualificazione ma di operai al lavoro con le relative attrezzature, lungo il tratto interessato non se ne sono ancora visti “.

“ A ragione della chiusura delle attività commerciali vi è stata la desertificazione delle strade ed un drastico calo dei livelli occupazionali – prosegue Capodanno -. Passando ad un analisi più approfondita del fenomeno bisogna premettere che da un lato, ovviamente, c’è la crisi economica che colpisce, contemporaneamente, il potere d’acquisto dei consumatori e gli stessi commercianti, dall’altro occorre considerare il fatto che il Vomero, in passato, era, ma negli ultimi anni non lo è più, un fondamentale punto di riferimento commerciale anche per chi veniva dai Comuni della provincia partenopea “.

“ Questo anche perché da tempo il Vomero è alle prese con gravi problemi di viabilità – continua Capodanno –.Peraltro l’adozione di provvedimenti di pedonalizzazione non accompagnati dalla contestuale creazione di infrastrutture, in particolare di parcheggi pubblici, ha contribuito ad allontanare i potenziali consumatori che prima raggiungevano il quartiere anche da fuori città e che ora devono fare i conti con l’impossibilità di poter effettuare la sosta dei propri automezzi, se non pagando gli importi elevati richiesti per la sosta oraria dai parcheggi privati presenti in zona “.

“ Infine la presenza in zona di due mercati all’aperto – afferma Capodanno -, favorisce palesemente l’ambulantato dove, registrandosi costi di gestione notevolmente inferiori, a parità di prodotti, si possono effettuare vendite a prezzi decisamente concorrenziali ed inferiori rispetto a quelli applicati dagli esercizi a posto fisso “.

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