Il festival delle avanguardie gender portera’ in scena questa domenica 6 novembre, ad Anacapri,
Madame Colette, attraverso l’interpretazione di Donatella
Finocchiaro. Lo spettacolo e’ il terzo atto del CapriArt* – Arte
come rivendicazione di genere, con la direzione artistica di
Mauro Gioia, dedicato quest’anno alla Francia e ispirato alla
musa del cabaret anni ’30 Agne’ s Capri.
A 112 anni da quel primo viaggio in Italia, Colette torna ad
Anacapri, nella dimora di via Timpone acquistata nel 1915, dopo
un ingresso in scena che partira’ alle 11 dal Caffe’ Columbus su
salita Caposcuro 8. La Finocchiaro nelle vesti di Colette
varchera’ di nuovo la soglia di una casa che negli anni ha
rappresentato per la scrittrice luogo di fuga e di rivelazioni.
Sulla scrittrice e artista francese, donna, lesbica, divorziata,
madre diversa, artista di mimo spesso senza veli sui palchi
della Belle Époque, anti-femminista, dalle posizioni politiche
impopolari, pesa lo stigma di una liberta’ che non si riesce a
imbrigliare. Donatella Finocchiaro, attualmente in sala con il
film La Stranezza di Roberto Ando’ , dara’ vita a una Colette
inedita che guarda retrospettivamente la sua esistenza e si
concede lo spazio per una riflessione sulla sua vera identita’ .
Ad accompagnare il monologo itinerante, composto come una
creazione site specific da Giuditta Borelli, saranno le musiche
di Debussy, in particolare Les collines d’Anacapri, Rachmaninov,
Elgar, Milhaud, Schubert eseguite dal violoncellista Marco Di
Palo.