Dalla fase ideativa a quella operativa. La realizzazione del Museo del Vino a Verona e’ pronta
per la fase successiva. In attesa che parta il complesso iter
amministrativo, viste le molte istituzioni coinvolte, ora la
novita’ e’ l’adesione di tutte le componenti del mondo
vitivinicolo veronese. Molte sono le rappresentanze di categoria
che hanno dato adesione al progetto, ideato e promosso dal
consigliere regionale Enrico Corsi (Lega). Un ulteriore tassello
sulla strada del Museo del Vino che sara’ anche punto di
riferimento della produzione vitivinicola internazionale, ma non
solo, visto anche il ruolo recitato dalla gastronomia. Ad
esprimere soddisfazione infatti sono realta’ chiave del
territorio come Confagricoltura, Coldiretti, Unione Consorzi
Vini Veneti Doc e Docg, i consorzi Soave, Valpolicella, Custoza,
Bardolino e la Confederazione Italiana Agricoltori. “E’ un
progetto a cui tengo molto – ha affermato il sindaco di Verona,
Federico Sboarina -. Il mio invito e’ di immaginare come, alle
Olimpiadi del 2026, sara’ la zona di Verona Sud. Tutto sara’
rinnovato, perche’ gia’ ufficialmente in progetto, dall’ex
Manufatturiera Tabacchi alla ghiacciaia, cosi’ come il nuovo Park
all’ex scalo merci. Il Museo del Vino sara’ un’ulteriore perla,
tra l’altro logisticamente davanti alla fiera dove si svolge il
Vinitaly”. “Per questo – ha concluso – sono sicuro che anche
questo progetto avra’ lo stesso successo, per il territorio e per
la grande squadra che si e’ messa in gioco e che include tutte le
istituzioni”. “Verona deve abituarsi a pensare in grande ed ha
bisogno di investimenti – ha sottolineato l’eurodeputato Paolo
Borchia -. E’ una citta’ europea per storia e per posizione, e
questo progetto di museo e’ totalmente funzionale al suo ruolo.
Durante la pandemia abbiamo imparato quanto il turismo sia
importante, e le analisi dei dati ci dicono quanto questo
progetto possa funzionare”.