Ricostruire la vescica, dopo l’asportazione in caso di tumore, e’ sempre stato un intervento
lungo e complesso, destinato a trattenere alcune ore in piu’ il
paziente oncologico in sala operatoria. All’Ospedale del Mare di
Napoli e’ stata invece introdotta una tecnica innovativa: la
ricostruzione vescicale dopo la cistectomia avviene attraverso
il robot Da Vinci, snellendo la procedura in modo rapido e
sicuro. Nata all’ombra del Vesuvio, la nuova tecnica e’ stata non
a caso chiamata VON (Vesuvian Orthotopic Neobladder), presentata
durante il congresso annuale dell’Auro, l’associazione degli
urologi italiani e illustrata sull’ultimo numero dell’Urology
Journal, testata scientifica internazionale.
A ideare la tecnica e’ stato il dottor Dario Del Biondo, 44 anni,
urologo di origine abruzzese giunto nel 2018 nell’Ospedale del
Mare con un importante curriculum chirurgico maturato al fianco
di importanti specialisti sin dal 2009. Del Biondo, referente
chirurgico per il cancro alla vescica nel Gruppo oncologico
multisciplinare (Gom), sottolinea che la nuova tecnica
“rappresenta una novita’ assoluta, permettendo in pochi passaggi
di confezionare in chirurgia robotica una nuova vescica con un
tratto di intestino”. A fare la differenza e’ l’uso del robot,
che e’ stato studiato nell’Ospedale del Mare anche dall’urologo
Sertac Yazici, dell’universita’ di Ankara, in un’ottica di
stretta collaborazione con i colleghi partenopei. L’urologia
dell’Ospedale del Mare, nata quattro anni fa, e’ cresciuta
“creando un’offerta ampia e completa nelle tecniche chirurgiche
miniinvasive, laparoscopia e robotica, fino a creare con la Von
possibilita’ completamente inedite e innovative”, ricorda Del
Biondo. “Si tratta di una ulteriore chance per il paziente
oncologico, arma che arricchisce il Gom dell’area urologica
dell’Ospedale del Mare e vuole essere un tributo al territorio,
gia’ nel nome”.