La pandemia ha avuto un enorme impatto sociale ed economico su tutte le nazioni e sono state
messe alla prova sia le economie piu’ avanzate che quelle in via
di sviluppo. Ma senza nessun dubbio i gruppi emarginati e i piu’
vulnerabili sono stati colpiti piu’ duramente di tutti ed e’ per
questo che la Giornata mondiale del turismo, che le Nazioni
unite celebrano ogni 27 settembre, e’ dedicata quest’anno alla
crescita inclusiva (“Tourism for Inclusive Growth”). Le
celebrazioni ufficiali saranno ospitate quest’anno in Costa
d’Avorio ma sono previste iniziative in tutto il mondo e l’Unwto
(l’Organizzazione mondiale dedicata al turismo dell’Onu) invita
tutti a condividere le proprie immagini di festa anche sui
social con l’hashtag #WTD2021.
La ripartenza del turismo aiutera’ a rilanciare la ripresa e
la crescita e, secondo l’Unwto, e’ essenziale che i benefici che
ne deriveranno siano ampiamente ed equamente goduti:
un’occasione per guardare oltre le statistiche e riconoscere
che, dietro ogni numero, c’e’ una persona.
“Il turismo – dice il segretario generale dell’Onu, Antonio
Guterres, nel suo messaggio per il World Tourism Day – continua
a soffrire enormemente sotto i colpi del Covid: nei primi cinque
mesi di quest’anno, gli arrivi di turisti internazionali sono
diminuiti di uno sbalorditivo 95% in alcune parti del mondo e le
previsioni suggeriscono una perdita di oltre 4 mila miliardi di
dollari di pil globale da parte del fine del 2021. Se questo e’
un grande choc per le economie sviluppate, per i paesi in via di
sviluppo e’ un’emergenza”. Guterres sottolinea anche l’emergenza
ambientale legata al cambiamento climatico che sta colpendo
gravemente molte delle principali destinazioni turistiche, in
particolare i piccoli Stati insulari in via di sviluppo, dove il
turismo rappresenta quasi il 30% dell’attivita’ economica. “Con
molti milioni di mezzi di sussistenza in pericolo – sottolinea –
e’ tempo di ripensare, trasformare e riavviare in sicurezza il
turismo”.
Celebrando questo giorno, dichiariamo il nostro impegno
affinche’ , con la crescita del turismo, i benefici che ne
deriveranno si faranno sentire a tutti i livelli del nostro
ampio e diversificato settore, dalla piu’ grande compagnia aerea
alla piu’ piccola azienda familiare.
“In questa giornata – dice il segretario generale dell’Unwto
Zurab Pololikashvili – riaffermiamo la nostra promessa che,
mentre andiamo avanti e lavoriamo per costruire un mondo piu’
prospero e pacifico attraverso il turismo, non lasceremo
indietro nessuno (Leave No One Behind). È un impegno tempestivo
e necessario”. “La pandemia oltre alle macro perdite, come i
posti di lavoro e il fatturato bruciati, e quindi le inevitabili
conseguenze sul pil – gli fa eco Alessandra Priante, direttrice
Europa dell’Unwto – ha accentuato la differenza di velocita’ tra
le nazioni. Il ripianare queste diversita’ – spiega – e’
l’obiettivo anche simbolico di questa Giornata del turismo.
Questo settore e’ per definizione molto “orizzontale” e quindi
in qualche modo inclusivo. Non possiamo, e non vogliamo,
veramente dimenticarci di nessuno”.
“Il turismo – sottolinea il presidente dell’Enit Giorgio
Palmucci – e’ una delle espressioni piu’ alte dell’inclusione e la
sua tangibile realizzazione che fa della mescolanza il suo
valore aggiunto. Inoltre e’ il crocevia tra lavoro ed economie
sostenibili e quindi ancora piu’ inclusive che funzionino per
tutti e a favore di tutti”.
Restringendo l’obiettivo sull’Italia Coldiretti e Ixe’ pubblicano
il bilancio sulla stagione estiva: 33,5 milioni gli italiani che
hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno
nell’estate 2021 che fa registrare una sostanziale stabilita’
rispetto allo scorso anno (-1%), anche se sono mancati
all’appello gli stranieri.
“Speriamo sempre – dice Bernabo’ Bocca, presidente di
Federalberghi – di festeggiare la ripresa, nessun dubbio che ci
sara’ ma il problema e’ quando. Gli stranieri ancora latitano e in
vari mesi dell’anno e in vari luoghi d’Italia sono fondamentali.
E i tempi si stanno allungando”.
Per il World Tourism Day Google ha rivelato anche le dieci
destinazioni turistiche piu’ ricercate in Europa: l’Italia e’
l’unico Paese a piazzare ben 3 mete nella top, anche se non sul
podio e cioe’ il Colosseo al quinto posto, la Costiera Amalfitana
al settimo, il Duomo di Milano al nono.