Un’estate post covid perche’ lo stare insieme, negato a causa del contagio, possa essere un contagio
di idee, di suoni, di spazi e prassi di consapevolezza . La
condizione di isolamento, il silenzio e la quiete surreali che
abbiamo subito, all’improvviso, da un giorno all’altro, chiede
di ritrovare lo stare insieme e la musica da sempre ne e’
l’emblema. Abbiamo scoperto che possiamo farcela anche staccando
la spina, ma lo abbiamo fatto in attesa che finisse. Cosi’ gli
eventi di questa strana stagione che ci e’ arrivata addosso
devono saper rattoppare gli strappi, ricolmare i vuoti, sanare
le paure. Arriva cosi’ , anzi torna, come sempre la musica che
guarisce perche’ idrata, lenisce, riannoda, le cellule con il suo
potere di bypassare ogni processo cognitivo, facendosi strada
nel nostro codice genetico, trovando feritoie emozionali
attraverso le quali arriva all’anima.
Prima che si fa notte Le Mille e una Notte per resistere al buio
raccoglie questo bisogno e recupera la pratica dell’incontro del
Mediterraneo. Tre appuntamenti per un piccolo grande festival
all’Aia di San Giorgio, Vignacastrisi (Lecce) l’11, il 14 e il
17 agosto con musicisti che hanno fatto della musica la ricerca
della loro vita. Ovvero Giovannangelo de Gennaro, Pasquale Calo’
e Nabil Bey, musicisti che hanno nel dna della loro arte la
ricerca, la contaminazione, l’uso dell’arcolaio per districare i
fili che ci riportano ad un’unica radice. Accompagnati da grandi
musicisti, questi tre artisti ci regaleranno tre appuntamenti
con la musica che arriva all’anima.