Un omaggio alla napoletanità più autentica, tra arte, musica e sport, nel segno eterno del Principe della risata. È stata presentata in Sala Giunta a Napoli la ventunesima edizione del Premio Malafemmena, il riconoscimento ideato dalla giornalista Barbara Carere per celebrare la figura di Antonio de Curtis, in arte Totò, icona assoluta dello spettacolo italiano.
Il Premio – ha spiegato Carere – nasce dal desiderio di omaggiare Totò non solo come artista, ma come simbolo di umanità, ironia e intelligenza. Ogni anno scegliamo personalità che, nel loro percorso, raccontano qualcosa del suo spirito: la tenacia, l’ironia, la passione.
Quest’anno a ricevere il riconoscimento saranno volti noti della cultura e dello spettacolo, accomunati dalla capacità di emozionare attraverso linguaggi diversi. Tra i nomi più attesi, quello di Steve Norman, sassofonista degli Spandau Ballet, una delle band simbolo degli anni ’80.
Per me è un onore ricevere un premio che porta il nome di Totò – ha dichiarato Norman – una figura che, anche dall’estero, è riconosciuta per il suo carisma unico. Napoli è una città che vibra, che ha un’anima simile alla musica. Suonare qui, essere premiato qui, ha un valore profondo.
Accanto a lui, il mondo dello sport sarà rappresentato da Andrea Carnevale, ex attaccante del Napoli di Maradona, protagonista di quella stagione irripetibile che ha fatto sognare intere generazioni di tifosi partenopei.
Totò era un genio, uno di quelli che non passano mai – ha detto Carnevale – e Napoli continua a tenerne viva la memoria come solo questa città sa fare. Ricevere questo premio per me è anche un modo per dire grazie al pubblico napoletano, che non dimentica mai chi ha dato qualcosa per questa maglia.
La manifestazione, che si svolgerà nei prossimi giorni in una location d’eccezione ancora top secret, vedrà la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui attori, musicisti, giornalisti e volti noti della televisione.
Il Premio Malafemmena si è ormai affermato nel panorama culturale italiano come uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. Non solo per il valore simbolico del suo nome, ma per la capacità di unire mondi diversi in un dialogo continuo con l’eredità di Totò.
In un momento in cui abbiamo bisogno di bellezza, ironia e verità – ha concluso Barbara Carere – il messaggio di Totò è più attuale che mai. Con questo premio, cerchiamo ogni anno di tenerlo vivo, attraverso chi, con passione e talento, continua a far brillare la luce della cultura italiana.

M.O