Di Laura Caico
Uno sguardo sul futuro. Con molta lungimiranza, il C.I.S. Corpo Internazionale di Soccorso (OdV) – già prodigatosi in passato in attività solidali, culturali, divulgative, relative alla prosperità della collettività mondiale in materia di prevenzione, sanità, medicina – ha organizzato il congresso “Connettere la Cura: Innovazione, Territorio, Comunità”, inaugurato nei saloni del Circolo Nazionale dell’Unione dal benvenuto del Presidente del CIS marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, attivissimo promotore di molte importanti iniziative relative al benessere sociale.
La giornata di confronto, riflessione e proposte operative inerenti all’appropriatezza terapeutica, all’innovazione digitale applicata alla salute e ai piani di prevenzione è stata incentrata sull’approfondimento della medicina territoriale e sul futuro che le si prospetta: moderatore dell’interessante e stimolante incontro è stato Raffaello Masselli responsabile delle Politiche Sanitarie del CIS, che ha svolto il non facile compito di garantire sintesi e connessione tra le diverse tematiche trattate. Il presidente Sanfelice ha sottolineato “Il Corpo Internazionale di Soccorso OdV, è una Associazione di volontariato che agisce richiamandosi alle virtù e tradizioni cavalleresche; è autonomo e non ha alcun vincolo giuridico, ma soltanto vincoli ideali e morali.
Noi forniamo quotidianamente un’opera di valorizzazione della famiglia che va considerata nucleo fondamentale della società; siamo in primo piano anche per assistenza legale, sociale e sociosanitaria, tutela ambientale, garanzia dei diritti civili nei confronti di soggetti svantaggiati e più fragili della nostra società come i minori appartenenti alle fasce disagiate, le persone con disabilità ( a cui è dedicato il progetto “Dopo di Noi”) e le famiglie problematiche, i cui ragazzi sono fortemente a rischio e che necessitano di aiuti morali e materiali, di assistenza e protezione, di educazione per il reinserimento sociale.”
Il congresso “Connettere la Cura: Innovazione, Territorio, Comunità” ha rappresentato un’occasione di dialogo tra istituzioni, operatori sanitari e cittadinanza: nella prima sessione si sono svolte le relazioni del Responsabile Scientifico del congresso Prof.ssa Maria Triassi sulle prospettive della medicina territoriale, del Prof. Pasquale Arpaia sugli strumenti digitali a supporto della salute e della Prof.ssa Mariarosaria Bucci, sul corretto utilizzo dei farmaci e sulle strategie per garantire appropriatezza prescrittiva. Dopo la discussione con i partecipanti all’incontro – che hanno rivolto molte domande – si è aperta la seconda sessione interamente dedicata ad esperienze operative e modelli di prevenzione già attivi sul territorio: a illustrare il ruolo crescente dell’assistenza domiciliare è stato il Dott. Stanislao Napolano, seguito dal Dott. Vincenzo Giordano che ha illustrato le strategie adottate nella prevenzione delle malattie infettive, con particolare attenzione alla comunicazione e allo screening. Il Dott. Adriano Caputo ha fornito, a sua volta, un valido contributo incentrato sulla prevenzione cardiovascolare, mentre la Dott.ssa Claudia Martinelli ha concluso la sessione e il convegno con un intervento dedicato alla prevenzione oncologica, a cui è seguito un serrato dibattito con il pubblico. Il Presidente del CIS, Pierluigi Sanfelice di Bagnoli ha evidenziato come “Questo congresso è stato un’occasione concreta per ‘connettere’ la cura al territorio, valorizzando la collaborazione tra professionisti e comunità per una sanità più vicina, innovativa e centrata sulla prevenzione: il nostro obiettivo è quello di sostenere un modello di sanità integrato e orientato ai bisogni della comunità, di cui ci occupiamo a vari livelli. Infatti, il C.I.S. – che è stato presente alla “Carta di Matera”, nel 2021 sui temi della ‘nuova sanità’ e nel 2022 sul volontariato come partner delle istituzioni sanitarie – organizza aiuti, raccolte di generi alimentari, di vestiario, di medicinali, di generi di prima necessità, nonché acquisizioni e conseguenti donazioni di macchinari necessari agli ospedali in aree disagiate: inoltre procuriamo – con i nostri mezzi e con l’aiuto di generosi sponsor – anche mobili, arredi scolastici, computer, attrezzature per l’agricoltura da destinare a soggetti in condizione di povertà, sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale, attraverso varie missioni umanitarie in Kosovo, Libano, Afghanistan, Ucraina.”
