Essere prossimi ai più fragili, non a parole ma con gesti concreti. È lo spirito che ha animato il Villaggio della Solidarietà, l’iniziativa promossa dall’Arcidiocesi di Napoli — tramite l’Ufficio per le Aggregazioni Laicali — in occasione della solennità del Corpus Domini. Un’intera giornata, quella di ieri, dedicata all’incontro, all’ascolto e all’assistenza, che ha trasformato piazza Mercato in uno spazio di accoglienza, condivisione e rete, nel cuore della città.
L’obiettivo, chiaro e potente, è stato quello di lanciare un messaggio autentico di carità cristiana, unendo fede e azioni tangibili a favore di chi vive in condizione di difficoltà o emarginazione. Un evento che ha messo in luce la bellezza del “prendersi cura”, attraverso il dialogo, il servizio volontario e la fraternità operosa.
Dalle 10 del mattino fino al tardo pomeriggio, oltre sessanta associazioni coordinate dal settore laicato della diocesi hanno accolto cittadini provenienti anche da fuori Napoli. Volontari, professionisti e operatori hanno prestato ascolto, fornito consigli e, laddove possibile, offerto aiuti concreti. Le persone che si sono rivolte a noi — raccontano alcuni volontari — portano ferite, domande e solitudini. Noi abbiamo provato a rispondere con empatia e responsabilità, offrendo un primo passo verso soluzioni possibili.
Ogni colloquio è rimasto riservato, ma dietro quelle richieste c’erano difficoltà reali: problemi familiari, sanitari, economici, abitativi. E, soprattutto, il bisogno di sentirsi meno soli.
Non solo ascolto, però. Il Villaggio ha offerto anche servizi gratuiti come screening sanit
