Formazione e dibattito promosso dal Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Campania

Violenza giovanile, baby gang, criminalità; Napoli e il disagio minorile; la famiglia che stenta a man-tenere il suo ruolo di comunità educante; la scuola che cerca di affrontare l’emergenza: si parlerà di problemi, ma anche di progetti e proposte nel dibattito promosso dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Campania Giuseppe Scialla, lunedì 29 ottobre, alle ore 10. Il Garante ha pro-posto, infatti, una mattinata di riflessione presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino, dal tito-lo “Povertà educativa e disagio minorile”.
Previsti i saluti iniziali delle autorità: Luigi de Magistris, Sindaco della Città Metropolitana di Napo-li; Rosa D’Amelio Presidente del Consiglio regionale della Campania; Luisa Franzese, Direttore Ge-nerale MIUR-USR Campania; Alessandra Clemente, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli. Allo stesso tavolo siederanno istituzioni, Comune, scuola, associazioni, tutti insieme per creare tavoli di coordinamento permanenti. Perciò, l’intervento iniziale è stato affidato ad Annama-ria Palmieri, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Napoli. Interverranno, poi, Maria Lui-sa Iavarone, Professore Ordinario Università Parthenope di Napoli, Stefano Capuano, P.M. Procura della Repubblica di Napoli, Rosetta Cappelluccio, Psicologa-Psicoterapeuta Supervisore Gruppi DBT Minori.
Conclude i lavori il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Campania, Giuseppe Scialla. «Per ripartire insieme pensando ai giovani – spiega Scialla – nella convinzione che famiglia, scuola e istituzioni sono determinanti per la crescita quotidiana dei minori e che tutti insieme, sinergicamente, possono efficacemente fronteggiare quel disagio giovanile che, se non percepito in tempo, può condurre a conseguenze nefaste».

Il tema prescelto è di grande attualità perché si pone in primis il considerevole obiettivo di una pro-fonda riflessione sugli aspetti pedagogici della tutela del minore, ovvero dei bambini, piccoli scolari. I bambini e gli adolescenti sono i soggetti più vulnerabili alle situazioni di povertà ed esclusione so-ciale, fenomeni che determinano nel presente e nella vita futura una catena di svantaggi a livello in-dividuale in termini di più alto rischio di abbandono scolastico, più basso accesso agli studi superiori e al mondo lavorativo, e più in generale di una bassa qualità della vita. Cerchiamo in questo confron-to di offrire qualche possibile soluzione. Il tempo evolutivo della crescita di un bambino non è com-parabile con quello di una persona adulta: Se si perde quel tempo è molto difficile poi recuperarlo.