Si è svolta questa mattina nel Polo di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II a Napoli, la terza tappa di ‘Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori’, il percorso del Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, nelle città italiane grandi e piccole per raccogliere indicazioni e proposte in grado di sciogliere insieme i nodi che ancora legano il Paese. Tema chiave di questa tappa è l’accrescimento delle competenze del personale della PA.

La giornata è cominciata alle 10 con l’accoglienza dei partecipanti ed il saluto del Sindaco Gaetano Manfredi. Si è poi svolto il workshop ‘La fabbrica della nuova PA’, con la partecipazione di associazioni imprenditoriali e di categoria. Sono intervenuti, oltre al Sindaco Manfredi, il Ministro Paolo Zangrillo, il Rettore della Federico II, Matteo Lorito, la Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), Paola Severino, e il Segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. I lavori sono poi proseguiti nel pomeriggio con il workshop ‘Formazione del Capitale umano, a cui hanno assistito anche i neoassunti presso il Comune di Napoli tramite l’ultimo concorso gestito da FormezPA. È stata anche l’occasione per la presentazione da parte di SNA del piano di formazione per i nuovi dirigenti comunali.

“Lo Spid è una delle realtà di cui dispone oggi il nostro Paese. Tra Spid e Cie, la carta d’identità elettronica, oggi ci sono 34 milioni di italiani che dispongono di uno strumento digitale che consente loro di fare tante operazioni in maniera molto più semplice rispetto al passato. Continueremo ad utilizzarle finché non avremo una formula migliore – ha detto il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a margine dell’incontro a Napoli nel tour “Facciamo semplice l’Italia”. Zangrillo ha parlato del “reclutamento delle nuove generazioni che stiamo innovando – ha detto – sugli strumenti concorsuali. Abbiamo avviato a gennaio il portale Inpa che gestisce in maniera digitale le procedure concorsuali, evitando la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, rendendoli quindi più smart, rapidi e trasparenti. L’app di cui stiamo parlando è dedicata al portale della pubblica amministrazione per la gestione delle procedure concorsuali e quindi è uno strumento che consente a chiunque, attraverso gli smartphone, di poter avere un collegamento immediato con il portale di Inpa. Spid e Cia sono due realtà che esistono e che usiamo. Poi io penso che dobbiamo andare verso uno strumento di identità digitale che sia unico e valido non soltanto in Italia ma oltre i confini italiani, in Europa. Questa è l’aspirazione sulla quale dobbiamo lavorare, e ci stiamo lavorando: ci sono delle funzioni dello Stato, l’agenzia Agid, che sta lavorando su questi temi, però finché non abbiamo qualcosa di meglio ci teniamo ben stretti Spid e Cie che sono due realtà che si stanno consolidando”.

“Investire sulla pubblica amministrazione significa investire sul futuro del paese – ha dichiarato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – Se vogliamo garantire servizi di qualità, maggiore vivibilità, trasparenza, efficienza ed efficacia delle politiche pubbliche dobbiamo partire da un grande investimento sulla pubblica amministrazione. Veniamo da troppi anni nei quali la pubblica amministrazione è stata vista come un problema e non come un’opportunità per il paese, adesso stiamo pagando un prezzo alto per questo motivo, perché abbiamo poche unità di personale, l’età media è molto alta e non c’è stato quel ricambio generazionale fisiologico che normalmente era sempre avvenuto. Non si è fatto un giusto investimento sulle nuove competenze. Oggi lavorare nella pubblica amministrazione non è come una volta, ci vogliono competenze innovative, capacità di gestire la transizione digitale, avere una maggiore capacità di team building e team working, avere attenzione verso una complessità sempre più grande che deve essere gestita ovviamente da una pubblica amministrazione efficiente e moderna e che abbia un giusto mix tra l’esperienza la gioventù. Oggi parlare del Pnrr ha evidenziato da un punto di vista positivo la grande difficoltà delle amministrazioni, soprattutto dei piccoli Comuni che devono gestire delle complessità e sono sottodimensionati. Questo non riguarda solo il Pnrr ma anche la gestione dei servizi per i cittadini, quindi finalmente lo con lo sblocco del turn over e la possibilità di nostri investimenti straordinario sul personale sono molto importanti. E’ chiaro che ci vogliono risorse perché molti Comuni sono in dissesto o predissesto in tutto il Mezzogiorno. Ma non prendiamo soldi dal ministero, ora la nostra capacità assunzionale, se riusciamo a mantenere i nostri percorsi di risanamento del bilancio ci consente di continuare con il reclutamento. Su alcune cose specifiche sulla sicurezza e sui vigili urbani il trasferimento straordinario fondamentale ci permette di proseguire su reclutamenti”. “Ero molto preoccupato al mio arrivo sulla questione progettuale del Pnrr, sulla partecipazione bandi e il reperimento delle risorse. Quella parte però l’abbiamo scavallata perché se confrontiamo Napoli con Milano e Roma siamo perfettamente in linea come risorse pro capite prese dal Pnrr. Ora il tema è la realizzazione delle opere non tutte in capo al Comune perché in alcune si occupano della realizzazione Equitalia e altre agenzie governative. Ma sul tema della realizzazione nei Comuni serve personale tecnico e amministrativo