Parte all’Ospedale Cardarelli di Napoli una nuova rubrica dedicata alla Buona Sanità. Un percorso che mette al centro una patologia, raccontandone l’approccio clinico: dai sintomi alla diagnosi, fino al trattamento e al follow-up, con un obiettivo chiaro – migliorare la qualità della vita dei pazienti.
«La prima tappa è dedicata alla maculopatia, una condizione che colpisce la parte centrale della retina e
compromette la visione centrale, rendendo difficili gesti quotidiani come leggere, scrivere o riconoscere un volto. Spesso i sintomi iniziali vengono sottovalutati, fino a quando la vista risulta ormai gravemente compromessa. Al Cardarelli i pazienti vengono seguiti lungo un percorso diagnostico e terapeutico mirato».
A spiegarlo è Vincenzo De Angelis, chirurgo oculista e responsabile dell’UOSD di Maculopatia e Patologia Vitreo-Retinica del Cardarelli.
Cos’è la maculopatia e quali conseguenze comporta?
«La maculopatia è un gruppo di patologie che interessano la macula, l’area centrale della retina, fondamentale per la visione nitida e dei dettagli. Il danno in questa zona comporta una progressiva perdita o distorsione della visione centrale, con gravi ripercussioni sulla vita quotidiana: non si riesce più a leggere, a scrivere, a guidare o a riconoscere i volti».
Quali sono le forme più comuni?
«La degenerazione maculare senile è la più diffusa e può manifestarsi in due forme:

secca, a progressione lenta, causata da accumuli di scorie cellulari sulla retina;
umida, più aggressiva, dovuta alla crescita anomala di vasi sanguigni sotto la retina, che provocano danni anche permanenti.
Esistono poi altre forme, come la maculopatia miopica, legata alle miopie elevate, e quella diabetica, molto frequente in Campania per l’elevata incidenza del diabete».
Chi è maggiormente a rischio?
«Le persone con più di 65 anni sono le più colpite, ma contano anche altri fattori: miopia patologica, diabete, sovrappeso, alimentazione squilibrata e familiarità. Chi appartiene a queste categorie dovrebbe sottoporsi a controlli regolari».
Quanto è diffusa?
«In Italia oltre un milione di persone soffrono di maculopatia, con più di 11.000 casi in Campania. La degenerazione maculare legata all’età colpisce più di una persona su quattro dopo i 75 anni ed è tra le principali cause di cecità nella popolazione anziana».
Quali sono i primi sintomi?
«I segnali iniziali possono sembrare banali ma sono decisivi: visione sfocata al centro, linee che appaiono ondulate o distorte, difficoltà nel leggere o nel riconoscere un volto. Un test semplice è quello di Amsler: una griglia con un punto centrale, che permette di rilevare eventuali distorsioni visive».
Come si arriva alla diagnosi?
«Si parte da una visita oculistica di base, con controllo del visus e del fondo oculare. Poi, se necessario, si utilizzano strumenti diagnostici avanzati come l’OCT, l’Angio-OCT, la fluorangiografia e l’angiografia con verde di indocianina. Tecniche che consentono di valutare con precisione lo stato della retina e impostare la terapia più adeguata».
E le cure?
«La terapia dipende dalla forma e dallo stadio della patologia. Per la maculopatia umida il trattamento principale sono le iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF, che bloccano la proliferazione dei vasi anomali. In alcuni casi si ricorre al laser. Nei quadri più avanzati l’obiettivo è contenere i danni e rallentare l’evoluzione, motivo per cui è fondamentale intervenire presto».
Quanto conta la diagnosi precoce?
«È decisiva. Un trattamento tempestivo può preservare la qualità visiva e impedire che la malattia provochi danni irreversibili. Purtroppo molti pazienti arrivano tardi alla diagnosi perché sottovalutano i primi sintomi. Per questo servono prevenzione e sensibilizzazione».
Cosa offre il SSN ai pazienti?
«Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce controlli periodici, terapie intravitreali con farmaci di ultima generazione e accesso a esami specialistici. Nei casi più gravi è prevista anche l’esenzione per patologia».
Come accedere al percorso al Cardarelli?
«L’Ambulatorio di Maculopatia e Patologia Vitreo-Retinica accoglie pazienti dai 18 anni in su ed è attivo il mercoledì e il giovedì dalle 8:30 alle 12:30, al terzo piano del Padiglione E.
La prenotazione si effettua tramite CUP, con impegnativa del medico di base per “Visita oculistica primo accesso” o “Visita oculistica di controllo (quesito maculopatia)”. Per il laser e la fluorangiografia l’accesso è su agenda interna predisposta dallo specialista.
Per informazioni è possibile scrivere a: maculopatia@aocardarelli.it
M.O