Venerdì 16 luglio (ore 19.30) nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Caterina da Siena per la stagione musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini dove presenterà “Antonio Valente – Intavolatura de Cimbalo. Napoli 1576”. Dedicato alla figura ed all’opera del compositore ed organista cinquecentesco, il concerto – così come il parallelo ed omonimo progetto discografico – prende nome da “Intavolatura de Cimbalo”, un prezioso volume in esemplare unico custodito alla Biblioteca Nazionale di Napoli, che Valente dedicò esclusivamente al clavicembalo e dal quale Paola Erdas trae le preziose partiture eseguite ed incise nel disco pubblicato dall’etichetta Hitasura-Outhere. “Cieco Napolitano”, così questo musicista (napoletano solo d’adozione) si firma nella sua opera redatta con una speciale e complessa notazione musicale numerica inventata da egli stesso in cui raccoglie numerosi esempi di componimenti scritti in stili diversi.
“In questo volume – sottolinea Paola Erdas – Antonio Valente racchiude tutto l’universo tardo rinascimentale e primo barocco: lo stile affascinante a cavallo tra le due epoche, con musiche colte e raffinatissime accanto a balli decisamente pop. Musica che rimane sempre in bilico tra l’antico e il moderno”.
Si va dai brani basati principalmente sulla pratica tastieristica, come la “Recercata del primo tono” o i temi con variazioni qui chiamati “Tenore con mutanze” a trascrizioni di melodie celebri o composizioni polifoniche fino a brani decisamente più popolari: dalla “Gagliarda Napolitana con molte mutanze” alla “Fantasia del primo tono”, da “Lo Ballo dell’Intorcia con sette mutanze” a “La Romanesca con cinque mutanze”, per fare qualche esempio.
A questi composizioni di Valente, Paola Erdas aggiunge nel suo programma brani di Luys Venegas de Henstrosa, Alonso Mudarra, Luis de Milán. “Ho voluto circondare la musica di Valente di composizioni di autori coevi di area ispanica, – aggiunge Paola Erdas – a ricreare l’ambiente musicale della sontuosa Napoli spagnola della fine del Cinquecento. Il programma si chiude con un brano del musicista che meglio rappresenta la continuazione dello stile di Valente nell’apoteosi del magnifico e delirante primo Barocco: la “Canzon Francese del Principe”, scritta da don Carlo Gesualdo Principe di Venosa”.
Il concerto si inserisce nella programmazione estesa del progetto “La Campania è Teatro, Danza e Musica”, promosso da ARTEC/ Sistema MED in collaborazione con SCABEC Società Campana Beni Culturali e Fondazione Campania dei Festival. Biglietto unico euro 7. Prenotazione obbligatoria per email a coordinamento@turchini.it Info: tel. 081402395 www.turchini.it