Quella del Grand Hotel Vesuvio, sul lungomare di Napoli, e’ una vita lunga 140 anni, iniziata
accogliendo i primi letterati belgi e poi ospiti di prestigio
come la regina Sofia di Svezia, lo scrittore francese Guy de
Maupassant, Oscar Wilde e Gabriele D’Annunzio. E, ancora,
personaggi che nel tempo vi hanno soggiornato e hanno anche
ispirato i luoghi di accoglienza della struttura. Al tenore
Enrico Caruso che nell’hotel trascorse gli ultimi giorni della
sua vita nel 1921, e’ dedicata la terrazza. Negli anni ’50 il
night club “La Vesuvietta” ospitava il jet set dell’hotel: Rita
Hayworth, Clark Gable, Grace Kelly ed il principe Ranieri di
Monaco, Gina Lollobrigida.
Sono tanti gli uomini e le donne di cultura, artisti,
scienziati, politici che dagli anni ’90 lo hanno frequentato. La
scienziata Rita Levi-Montalcini, il Presidente emerito Giorgio
Napolitano, il regista e attore Woody Allen, Sofia Loren. Il
libro delle firme e’ un susseguirsi di personaggi iconici. Bill
Clinton, il tenore Luciano Pavarotti, Lucio Dalla, Bruce
Springsteen gli attori Jude Law e Gwyneth Paltrow, Tom Cruise,
Julia Roberts.
Il compleanno e’ stato festeggiato con la pubblicazione del
volume a cura di Annunziata Berrino, docente di Storia
Contemporanea all’Universita’ degli Studi di Napoli, Federico II
“Grand Hotel Vesuvio, Napoli 1882-2022” (Guida Editori, grafica
di Adriano Alfaro) che ricostruisce ed interpreta la storia di
uno degli alberghi piu’ prestigiosi di Napoli.
Il Vesuvio nacque nel 1882 con il nome di Hotel du Ve’ suve, dalla
volonta’ dell’imprenditore e banchiere belga Oscar De Mesnil, di
costruire un albergo per offrire servizi ai clienti dei Bagni
del Chiatamone, centinaia di vasche termali da lui realizzate
per far concorrenza alle localita’ piu’ mondane d’Europa.
“Volevamo festeggiare un traguardo cosi’ importante ed ho pensato
che raccontare la storia del Vesuvio sarebbe stato come
raccontare la storia di Napoli, perche’ l’hotel e’ un crocevia nel
quale si sono incontrati negli ultimi 40 anni i personaggi piu’
importanti ed influenti del mondo”, racconta Sergio Maione,
presidente e amministratore delegato della Grande Albergo
Vesuvio spa.
Il grande lavoro iconografico raccolto nel volume ricorda ogni
momento storico dell’albergo. Requisito dai tedeschi con il
secondo conflitto mondiale, l’albergo ha vissuto un
bombardamento e due restauri: nel 1950 a firma di Michele
Platania che ridisegno’ la facciata, ingrandi’ l’edificio ed
aumento’ le camere; dal 1989 sotto la direzione dell’architetto
Luigi Casalini.
“È un libro progettato e realizzato nel segno dell’innovazione.
Prima di tutto innovazione nella narrazione, perche’ la lunga
storia del Grand Hotel Vesuvio viene ripercorsa alla luce delle
piu’ recenti interpretazioni internazionali di storia del
turismo”, cosi’ l’autrice del volume, Annunziata Berrino, docente
di Storia contemporanea dell’Universita’ di Napoli Federico II,
racconta il suo lavoro.