La tradizionale Esposizione Internazionale “100 Presepi”, giunta alla sua 43a edizione, da quest’anno si è trasferita da Piazza del Popolo in Via della Conciliazione in Vaticano. Sotto la diretta responsabilità del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

Questo passaggio di consegne è avvenuto per volontà della stessa Dott.ssa Mariacarla Menaglia, direttrice della “Rivista delle Nazioni”, ente che per 42 anni ha organizzato l’evento e figlia del compianto Manlio, ideatore e fondatore della mostra stessa. “Mio padre Manlio, ha fondato questa mostra al fine di mantenere viva una tradizione tipicamente Italiana, quella del presepe – dice Mariacarla Menaglia – che è parte essenziale della nostra cultura religiosa e per noi cattolici deve essere un impegno a tenerla in vita nel tempo. Per questo motivo, i tempi sono maturi per un cambiamento importante e di prestigio”.

Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha infatti accolto con entusiasmo la proposta inserendo questa mostra nel calendario del Dicastero Vaticano che si occupa di Nuova Evangelizzazione “Il presepe – ha dichiarato Mons. Fisichella – oltre ad essere una bella tradizione culturale partita dalla genialità di San Francesco d’Assisi e diffusasi in tutto il mondo, è un forte strumento di evangelizzazione. Tante sono le persone che ogni Natale si fermano davanti al mistero di Dio fatto uomo, rappresentato con delle statuine, che in tanti casi sono autentici capolavori d’arte per pregare, riflettere e scoprire l’amore di Dio che si fa bambino per noi”.

La mostra vede la partecipazione di presepisti da tutto il mondo, anche numerose ambasciate hanno aderito all’iniziativa offrendo presepi delle diverse tradizioni locali. In totale sono esposti 126 presepi sia di stile classico sia fantasioso. I materiali utilizzati per le opere sono tra i più disparati: cartapesta, corallo, pasta. Di grande rilievo i presepi del 700 napoletano.

Venerdì 7 dicembre alle ore 11:30 è stata inaugurata l’Esposizione. Sono stati presenti tra gli altri ospiti, anche l’Ambasciatrice di Panama presso la Santa Sede, S.E. Sig.ra Miroslava Rosas Vargas, come rappresentante del Paese che dal 22 al 27 gennaio 2019 ospiterà la Giornata Mondiale della Gioventù. L’Ambasciatrice introdurrà il Coro “Soñero Sostenibile” della FAO Staff Coop., diretto dal M° Carolina León Páez che, insieme al “Coro giovanile della Comunità Shalom”, diretto dal M° Francesco Lombardi, animeranno l’evento. A conclusione è stato eseguito il brano “He aquí la Sierva del Señor”, inno ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù 2019.

La mostra da quest’anno è stata denominata “100 presepi in Vaticano” e si terrà nel periodo natalizio dal 7 dicembre 2018 al 13 gennaio 2019 presso la Sala San Pio X in via della Conciliazione. L’ingresso della mostra è in via dell’Ospedale 1. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00. Il giorno di Natale e il 31 dicembre la mostra osserverà un orario ridotto: le visite termineranno alle ore 16:00. L’ingresso alla mostra è libero e gratuito, per favorire maggiormente le famiglie e le scuole nella riscoperta di questa importante tradizione natalizia che vuole ricordare la nascita di Gesù, figlio di Dio, in mezzo a noi.

La Storia dei “100 Presepi”

“100 Presepi” è una rassegna d’arte presepiale iniziata nel 1976, da un ideadi Manlio Menaglia, per riaffermare una tradizione tipicamente italiana che in quegli anni rischiava di essere soppiantata dalla moda dell’albero di Natale estranea alla nostra cultura.

Si è voluto riproporre all’attenzione della gente, in particolare bambini e giovani, opere presepiali non importa come realizzate purché rispettose dei valori della pace e della fratellanza dei quali il Presepe è portatore, al fine di ripristinare nelle famiglie l’usanza del presepe costruito secondo un proprio progetto.
Ulteriore finalità quella di promuovere il Presepe per diffonderne sempre più la conoscenza all’estero, anche nei paesi professanti altre confessioni, attraverso i numerosi turisti stranieri che visitano l’Esposizione nel periodo natalizio a Roma e i mass media.
La vocazione internazionale dell’evento è d’altra parte testimoniata dall’esposizione di circa 200 presepi ogni anno nuovi, di cui oltre 50 provenienti dai cinque continenti.

L’Esposizione si svolge tradizionalmente sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con i patrocini della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), del Pontificio Consiglio della Cultura, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lazio, di Roma Capitale e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
La denominazione “100 PRESEPI” è solo un riferimento storico, in quanto indica il numero dei presepi esposti nelle prime edizioni.
Nell’Esposizione i visitatori, hanno l’occasione, attraverso la grande varietà di proposte, di approfondire la conoscenza dell’arte presepiale anche nei suoi risvolti costruttivi e stilistici.
Grande interesse infatti da parte del pubblico e dei mass media suscita la molteplicità dei materiali utilizzati e degli stili di realizzazione che danno un’ampia varietà della vasta gamma di artigianato che possiede ogni regione italiana e ogni Paese estero, testimonianza della cultura, delle tradizioni e del folklore del territorio di provenienza.
I presepi, che si rinnovano completamente ogni anno, provengono da quasi tutte le regioni italiane e da circa 25 paesi esteri; sono opere di artisti e artigiani italiani e stranieri, collezionisti, amatori, studenti di scuole elementari e medie, rappresentanti di associazioni culturali e impegnate nel sociale, di Enti statali e locali e da musei nazionali ed esteri.

Vari i materiali utilizzati dal corallo all’argento, alle porcellane, dal vetro al bronzo, dalla ceramica all’argilla, in ferro battuto, in legno, in cartapesta, in materiali di recupero; con la cioccolata, il pane, le pannocchie, il mais, tappi o bottoni, gusci di frutti di mare, paste alimentari, candele d’auto, matite e così via.
Le dimensioni variano dal formato in miniatura a quelle ad altezza d’uomo.
I presepi statici o in movimento hanno ambientazioni diverse: da quelle classiche del seicento e settecento napoletano e siciliano e dell’ottocento romano a quelle avveniristiche espresse con cristalli, ferro e luci colorate o fantasiose come motori d’auto, televisori, damigiane ed altro.
I presepi e le figure presepiali d’epoca, provenienti da musei e da collezioni private, sono opere realizzate dai caposcuola e dagli artisti più rinomati vissuti nel passato, e provengono dalle regioni di più antica tradizione presepiale come la Campania, il Lazio, la Liguria, la Puglia, la Sicilia e dall’estero.
Nelle ultime sei edizioni l’esposizione è stata premiata con targa d’argento del Presidente della Repubblica, e targhe e medaglie del Senato e della Camera dei Deputati.

A cura di Pino Attanasio