A cura di Teresa Lucianelli

Evento di sostegno Blind Gourmet Dinner all’Istituto Colosimo per stimolare chi ha il dono della vista a comprendere la realtà di chi invece non lo possiede

teresa-4Blind Gourmet Dinner all’Istituto Colosimo a sostegno delle attività per i non vedenti e realizzata nel rispetto per questa realtà con l’importante obiettivo di avvicinare la Comunità alle condizioni di vita dei non vedenti.

Una particolare esperienza sensoriale che ha avvicinato tutti i presenti al mondo inimmaginabile per tanti, permettendo a ciascun partecipante di utilizzare nel migliore dei modi le proprie percezioni – olfatto, gusto, tatto, udito – e di vivere per qualche ora una situazione in genere sconosciuta, attraverso una cena di tutto rispetto servita in un ambiente del oscurato, firmata dalla chef Fiorella Breglia. Meritano sicuramente menzione per il loro fattivo impegno il maestro della pizza Gino Sorbillo, sempre sensibile alle iniziative d’impegno sociale ed in questo caso “amico dell’evento” e Annalaura di Luggo e Raisa Clavijo.

Una cena davvero al buio, esperienza unica tra i non vedenti che hanno accolto i commensali, hanno servito ai tavoli e hanno animato la serata con spirito propositivo, allegria ed ironia.

L’artistic chef, come viene definita all’Estero la Breglia, definita in particolare così dai giornali stranieri di cucina per il suo approccio artistico ai fornelli, che è evidente anche nei suoi piatti, nell’ambito del vernissage Blind Vision ha proposto un interessante menù in un contesto mirato a sollecitare riconoscimenti, sperimentazioni e percezioni, con contrasti stimolanti quanto gustosi, squisitamente indicato per un viaggio sensoriale.

Nel corso della cena, ampio spazio è stato dedicato al progetto fotografico-performativo Blind Vision. Si tratta di un significativo evento ufficiale che rientra nell’ambito del Maggio dei Monumenti, realizzato col patrocinio morale di Regione Campania, Comune di Napoli, Unione italiana ciechi ed ipovedenti Onlus Sezione territoriale di Napoli, Matrinato Fondazione Donnaregina per le Arti contemporanee Napoli.

Si è incominciato con una melanzana striata in ballshape, con cuore di delizia al limone su tagli di frisella di kamut allo specchio rosso di Sorrento; Julienne di seppia nostrana su salsa di cardamomo e menta su ice-cream alla paprika.

Poi, “Risotto Nerano” con schizzi di caramello di canna grezzo.

Infine, Crostata disfatta con marmellata di foglie e fragole su laghetto di cacao amaro ecuadoregno.

Sensazioni profonde, arte della fotografia bontà dei piatti: questi gli ingredienti dell’incontro romanizzato i chiara chiave propositiva ed incentrato sulla riflessione e presa di coscienza di chi “vede molto di più di chi pur avendo il dono della vista, ha la mente affollata da troppe immagini”, come ricordato proprio dai non vedenti della struttura. Uno stimolo in più per riflettere.

L’Istituto Paolo Colosimo di Napoli è uno dei più attivi a livello nazionale per la scolarizzazione e l’avviamento al lavoro dei giovani non vedenti. Uno dei tanti fiori all’occhiello di una città operosa ed impegnata.