“Tutti dicono che bisogna convivere con il bradisismo. Ma non ci si può abituare all’incubo”. Tiziana, 60 anni, si sfoga con i cronisti a Pozzuoli all’indomani della grande paura per la scossa di magnitudo 4.4: lo sciame sembrava essere finito, la notte è trascorsa tranquilla e poi alle 14.23 la terra ha ripreso a tremare, per un sisma di 3.1 seguito da altre scosse più lievi. Sono messi a dura prova gli edifici, ma soprattutto la psiche delle famiglie: “Appena sembra di poter riprendere a respirare, si ripiomba nel terrore”. In questo clima oggi si sono conclusi i controlli negli edifici che mostrano crepe o lesioni. Sessanta le verifiche effettuate dai vigili del fuoco. Il primo bilancio è di 19 nuovi sgomberi, per un totale di 83 persone: alcune famiglie hanno trovato ospitalità da parenti o amici, per altri è scattata l’accoglienza alberghiera. Il tema della sicurezza del patrimonio immobiliare resta centrale per affrontare il futuro. “Non voglio contare i morti. Per evitarlo serve responsabilità”, ripete il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano. “I cittadini aprano le loro case, anche quelle abusive, per farle controllare”. Nei Campi Flegrei molta edilizia risale a quando si costruiva senza criteri antisismici. “I cittadini possono richiedere valutazioni più approfondite, grazie a un fondo governativo da 100 milioni in
cinque anni – ricorda Ciciliano -. Per le riparazioni ci sono altri 35 milioni. Se la mia casa fosse sicura, resterei.
Altrimenti la adeguerei, sfruttando gli strumenti disponibili”.
Ieri il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha
annunciato l’intenzione di arrivare allo stato di emergenza per i
Campi Flegrei. I sindaci – che oggi hanno avuto un incontro con
il prefetto di Napoli, Michele di Bari – aspettano di capire
meglio i contenuti della proposta, intanto si sforzano di
rassicurare la propria gente. Per il 20 maggio era già stata
indetta da vari comitati civici una manifestazione di protesta
contro le misure messe in campo dal Governo, in particolare per
il patrimonio immobiliare: “Un’emergenza di questo tipo non si
può affrontare con poche risorse”. Intanto si registra un atto di
sciacallaggio: ignoti hanno rubato le batterie dei semafori
installati a Pozzuoli per il senso unico alternato lungo una
strada parzialmente chiusa da ieri per il rischio di crollo di un
campanile. “Atto indegno”, lo bolla il sindaco Luigi Manzoni.