“E’ stata imbarazzante e vergognosa la votazione-compromesso del nuovo presidente della Commissione Anticamorra, una scelta frutto dell’atteggiamento pilatesco della maggioranza e dell’arroganza dell’altra opposizione, commissione 1 che fa asso pigliatutto di poltrone e non ha nessun interesse reale a combattere la camorra e ad affermare la legalità. Sono arrivati in Commissione coi giochi già fatti, riunendosi nell’intimo di una stanzetta ovattata dove hanno deciso di eleggere lo statista Carmine Mocerino. Il Partito della Nazione si è impossessato della Commissione Anticamorra, pur di tenere fuori il M5S, perché sapevano che avremmo lavorato con forza e serietà contro la camorra in Campania”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle al consiglio regionale della Campania. “La Commissione Anticamorra meritava ben altro presidente all’altezza con le sfide che l’importante organismo deve affrontare – evidenzia Ciarambino – trovo singolare poi che Stefano Caldoro abbia ringraziato la consigliera di Forza Italia Monica Paolino, ex presidente della commissione, per essersi dimessa dopo essere stata coinvolta in un’inchiesta per concorso in associazione esterna di stampo mafioso”. “Ci mancava solo che la Paolino restasse al suo posto – attacca – anzi la consigliera dovrebbe dimettersi anche dal Consiglio regionale”. “Per il Movimento 5 Stelle la legalità, l’impegno nella lotta alle camorre e alla criminalità – conclude – sono la nostra stessa ragione d’esistenza e di orizzonte politico nelle istituzioni”. “Siamo stati accusati da alcuni consiglieri in Commissione – spiega Vincenzo Viglione, consigliere del Movimento 5 Stelle e componente della stessa commissione anticamorra – per essere quelli che non si allineano, non fanno squadra, non condividono scelte con gli altri. Se gli altri sono il Partito della Nazione, siamo orgogliosi della nostra diversità. Noi del Movimento 5 Stelle diamo conto solo ai cittadini, non facciamo sconti a nessuno e lavoriamo per portare legalità e aria nuova nei palazzi della politica. Lottiamo contro le logiche spartitorie, consociative e dell’intrallazzo”.

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