“Seminare e raccogliere” i semi della non violenza, soprattutto contro quella sulle donne. La
Fondazione Figli di Maria porta avanti le attivita’ del progetto
“Una carezza in un pugno”, realizzato dalla Fondazione, che ne e’
capofila, insieme con 4 scuole del quartiere San Giovanni a
Teduccio, Napoli est, e finanziato dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri per la prevenzione della violenza di
genere.
“I protagonisti del progetto sono le mamme con i loro figli, e’
l’intero quartiere – ha affermato Anna Riccardi, presidente
della Fondazione – Noi restiamo aperti, nonostante la zona
rossa, al servizio del nostri bambini e famiglie”.
Cosi’ , senza sospendere le attivita’ in presenza laddove
possibile, e online la Fondazione oggi ha promosso un incontro
sulle piattaforme digitali e in diretta dalla propria pagina
Facebook, insieme con il ministro della Famiglia e pari
opportunita’ , Elena Bonetti, collegata via Zoom.
“Senza mai mollare in termini di sicurezza sanitaria – ha
sottolineato – e’ pero’ necessario non indietreggiare di un
millimetro sull’impegno concreto di sensibilizzazione culturale
contro la violenza di genere e purtroppo a Napoli ci sono dati
allarmanti riguardanti richieste di donne che in casa sono in
pericolo, numeri che si sono accentuati durante la pandemia e il
lockdown”.
Il progetto prevede di lavorare sulle diverse forme di disagio
sociale che caratterizzano l’area orientale della citta’ , con
attivita’ che sono rivolte soprattutto alle famiglie con figli.
Simbolo del progetto e’ Wonderuo’ e Wonderme’ n, un uomo e una donna
mascherati, con poteri speciali che sono quelli della cura della
famiglia, della condivsione, del rispetto.
“Una donna per liberarsi di un uomo che la picchia – ha concluso
Riccardi – ha bisogno di una indipendenza economica, da questi
territori bisogna partire per invertire la tendenza e fare in
modo che le donne trovino occupazione”.