Con la fine del lockdown si registra una ripresa dei reati spia riconducibili alla violenza di genere
(atti persecutori, maltrattamenti contro familiari e conviventi
e violenze sessuali) anche se i numeri generali restano
inferiori a quelli dello stesso periodo del 2019. I sono
contenuti nel Report della Criminalpol sull’andamento dei reati
tra gennaio e maggio 2020 e pubblicati sul sito del Viminale che
invita tutte le donne di non esitare a chiedere “aiuto, sostegno
o consiglio alle forze di polizia attraverso i numeri di
emergenza, al 1522 e con l’app Yuopol”.
Dal report emerge che a gennaio e febbraio i reati spia hanno
registrato un andamento leggermente in calo rispetto al medesimo
periodo del 2019; a marzo e aprile, durante il lockdown, c’e’
stata invece una decisa flessione – sia rispetto al 2019 sia in
confronto ai primi due mesi dell’anno – e a maggio un incremento
rispetto ai due mesi precedenti, rimanendo comunque inferiore ai
reati registrati a gennaio. In particolare a maggio, dice il
Viminale, i maltrattamenti risultano in crescita rispetto
all’analogo periodo dell’anno precedente (1.598 rispetto a
1.519), nonostante a gennaio fossero nettamente inferiori
rispetto allo stesso mese del 2019 (1.631 rispetto a 1.937); gli
atti persecutori si mantengono piu’ bassi rispetto al 2019, con
un incremento a maggio 2020 (1015) rispetto ai mesi febbraio,
marzo e aprile. Le violenze sessuali, infine, seguono il trend
generale, tornando a crescere nel mese di maggio, seppur in
misura inferiore rispetto a gennaio, mantenendo comunque nei
mesi di marzo, aprile e maggio valori inferiori rispetto
all’analogo periodo del 2019. L’incidenza delle vittime donne dei singoli reati spia passa
dal 76% di gennaio al 70% di maggio, mentre lo scorso anno
rimaneva pressoche’ costante per tutto il periodo gennaio-maggio
intorno al 77%. La percentuale di donne vittime di
maltrattamenti da parte di familiari e conviventi passa dall’82%
di gennaio al 78% di maggio 2020, mentre nei primi cinque mesi
del 2019 si attestava sull’83%. Infine, quella delle vittime di
violenze sessuali segna un incremento dal 93% di gennaio 2020 al
96% di maggio, risultando nettamente superiore rispetto all’89%
dello stesso mese del 2019.
Per quanto riguarda gli omicidi, nel periodo gennaio-maggio
si confermano in calo del 34,29% rispetto all’analogo periodo
del 2019 (gli episodi scendono da 140 a 92), sebbene le vittime
di sesso femminile restino pressoche’ invariate (45 nel 2019 e 44
nel 2020). L’incidenza delle vittime di sesso femminile si
attesta cosi’ al 48% rispetto al 32% degli omicidi totali nei
primi cinque mesi del 2019. Stesso trend si registra anche per
gli omicidi in ambito familiare/affettivo che, pur in
diminuzione (63 nel 2019 a fronte di 53 nel 2020), rapportati al
totale degli omicidi, evidenziano un’ascesa dell’incidenza delle
vittime di sesso femminile: dal 45% del 2019 al 58% del 2020. Il
dato relativo agli omicidi commessi da partner o ex partner nei
primi cinque mesi dell’anno risulta identico (27) ma, mentre nel
2019 la percentuale di donne uccise da partner o ex partner era
del 43%, nel 2020 sale al 51%