Qualificare ed ampliare il sistema regionale dei servizi di contrasto alla violenza di genere: e’ quanto si propone il focus 1protocollo d’intesa sottoscritto oggi, a Palazzo Donini, che istituisce il servizio denominato “Codice rosa” nei principali pronto soccorso delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria. Il codice rosa – spiega un comunicato della Regione – e’ un codice virtuale di accesso al pronto soccorso che si affianca ai codici di “triage” (rosso, giallo, verde e bianco). Si tratta di una procedura di intervento per riconoscere e rilevare casi di violenza sessuale, maltrattamenti o stalking sulle donne, attraverso uno specifico percorso di accoglienza che garantisce la privacy e l’incolumita’ fisica e psichica delle vittime. Hanno sottoscritto il protocollo la presidente della Regione
Umbria, Catiuscia Marini, i rappresentanti dei Comuni di
Perugia, Terni ed Orvieto, l’Anci Umbria, le questure di Perugia
e di Terni, le Aziende sanitarie umbre (Usl 1 e 2 Umbria), le
Aziende ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia e
Santa Maria di Terni e le associazioni Liberamente Donna
(responsabile dei Centri antiviolenza di Perugia e Terni) e
L’albero di Antonia (responsabile del Centro antiviolenza di
Orvieto).
Obiettivo dell’accordo – ribadisce il comunicato – e’
l’attivazione del servizio nelle Aziende ospedaliere di Perugia
e Terni e negli ospedali di Citta’ di Castello, Foligno, Spoleto
ed Orvieto, mettendo a disposizione spazi adeguati ed equipe
integrate multiprofessionali, debitamente formate, che lavorano
in stretto contatto con i Comuni e gli altri soggetti del
sistema regionale dei servizi di contrasto della violenza di
genere. E’ previsto che nelle sedi interessate ci sia un
ambulatorio non identificabile, una “stanza rosa”, dove la
vittima riceve assistenza medica e psicologica e dove, se
occorre, puo’ incontrare le forze dell’ordine e fare denuncia.
Qui, tenendo conto delle specificita’ organizzative dei singoli
ospedali, sara’ presente un kit per esami biologici, il
refertamento fotografico e artelle cliniche guidate, cosi’ da
fornire dati utili anche all’autorita’ giudiziaria e supporti
informatici accessibili alle forze dell’ordine.
“Con la firma di oggi – ha detto la presidente Marini – si da’
attuazione ad un impegno assunto dalla Regione Umbria per una
piu’ efficiente organizzazione della rete dei servizi, delle
associazioni e del volontariato nell’azione di contrasto e di
prevenzione alla violenza di genere. E in questo quadro la rete
dei servizi sanitari, ed in particolare i pronto soccorso,
costituiscono un anello importantissimo come luogo di
accoglienza e di assistenza alle donne vittime di violenza,
anche quando questa non viene esplicitamente segnalata o
denunciata. Un luogo ‘privilegiato’ per cogliere segni, aspetti
e problematiche che altrove sarebbe piu’ difficile individuare e
da cui coinvolgere, secondo un percorso condiviso ed integrato,
tutti i soggetti che a vario titolo sono chiamati ad
accompagnare, sostenere, assistere e aiutare le vittime. Alle
aziende sanitarie – ha proseguito Marini – che possono contare
su oltre 200 operatori e operatrici gia’ formati attraverso
specifici progetti, spettera’ di dare attuazione al servizio
codice rosa secondo il modello organizzativo predisposto e
coordinato dall’assessorato regionale alla sanita’. Le forze
dell’ordine, che hanno ricevuto una formazione specialistica
anche rispetto ad azioni di prevenzione, valuteranno tra gli
altri gli elementi utili per l’avvio di indagini, il
monitoraggio ed il controllo delle situazioni a rischio nei
casi di mancata denuncia. Comuni e associazioni firmatarie – ha
concluso la presidente – concorreranno rispettivamente
all’integrazione del progetto con i servizi sociali territoriali
e al collegamento con i Centri antiviolenza e il sistema dei
servizi di contrasto della violenza per l’eventuale presa in
carico

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