A Cura di Valentina Busiello:

FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) La Scuola di Equitazione Blue Moon al Lago Patria.

La Scuola di Equitazione Blue Moon al Lago Patria si trova situata di fronte la Base Nato. Abbiamo intervistato l’istruttore Paolo De Colle che ci parla della Scuola di Equitazione Blue Moon come una vera famiglia.

Signor Paolo chi si iscrive alla scuola Blue Moon entra in famiglia, e’ vero. Ci parla della sua Scuola di Equitazione. Abbiamo notato uno dei bellissimi cavalli di colore bianco dal nome “Orange Blu” dal manto morbidissimo, ce ne parla?

La scuola Blue Moon risale al mio inizio nel mondo dell’equitazione. Ho vinto moltissime gare, ormai non si contano piu’. La nostra caratteristica e’ quella di trasmettere prima la passione per i cavalli e poi l’equitazione che si impara al Blue Moon come in una grande famiglia. Abbiamo anche una bella squadra di artieri ippici, equestri, che si occupano della cura le attività di manutenzione, delle strutture di ricovero e di addestramento, di cura psicofisica ed igiene del cavallo, dell’alimentazione e di allenamento con lavoro a terra e in sella. Per praticare questo sport dell’equitazione e’ importante seguire uno stile di vita sano, un adeguata alimentazione e tanto sport, il tenersi in forma e’ fondamentale. Provengo da una famiglia di medici, mio padre e i miei fratelli sono dei bravi dottori che lavorano nelle aziende Ospedaliere, il quale mio padre all’epoca avrebbe voluto farmi diventare un dottore. Mentre invece, nasco con una forte passione per i cavalli, e fin da piccolo ogni occasione era giusta per visitare un maneggio. Ho iniziato dalle scuderie commercianti, con la vendita dei cavalli, e successivamente nel 1991 con l’incontro con mia moglie Marina Benunsidi istruttrice, la quale condivideva la mia stessa passione, abbiamo portato avanti insieme la nostra avventura con i cavalli, coronando il nostro sogno comune della scuola di equitazione. Quindi e’ nato questo incontro dove e’ nato l’amore tra me e mia moglie. Siamo due persone che amano questo lavoro, i cavalli, la natura, e tutto il mondo degli sport equestri, altro non possiamo fare. Abbiamo trasmesso questa passione per i cavalli anche ai nostri figli maschi che sono anche loro dei bravissimi istruttori, tranne nostra figlia che si dedica a fare la mamma a tempo pieno, aiutandoci al maneggio. La mia scuderia conta circa 50 cavalli, molti sono cavalli privati, i quali da istruttore mi occupo dell’addestramento dei cavalieri professionisti che svolgono gare nazionali, e i cavalli, concorsi ippici nazionali, anche internazionali. Abbiamo circa 28 cavalli privati di cavalieri che vengono da noi alla nostra scuola. I professionisti li seguo io, poiche’ sono un istruttore professionale per l’attivita’ agonistica, con concorsi di salto-ostacoli di vario livello. Poi c’è tutta la parte gestita da mia moglie Marina Benunsidi, istruttrice, che si occupa di insegnare l’equitazione dall’inizio a quando ci si affaccia all’agonismo, quindi dai bambini alle persone piu’ adulte, ed abbiamo a disposizione circa 12 cavalli e anche i poni per i piu’ piccoli per l’equitazione di tipo non agonistica. Poi abbiamo circa 5 cavalli, i quali vengono presi piccoli per chi volesse acquistare un cavallo tutto suo.

Parlando in tema salute, andare a cavallo, sviluppa soprattutto un benessere psicofisico, ce ne parla?

Ho vissuto tutte le tappe dello sviluppo del cavallo come terapia. Ad oggi il tema equitazione e’ visto soprattutto come benessere psicofisico. L’ippoterapia, meglio detta terapia con il mezzo del cavallo, l’insieme di tecniche mediche che utilizzano il cavallo per migliorare lo stato di salute di un soggetto umano. Una realta’ importante e che aiuta tante persone.

Gare?

Abbiamo vinto innumerevoli gare. Abbiamo avuto i campionati giovanili ad Arezzo, dove siamo stati presenti come Scuola di Equitazione, conseguendo dei buoni risultati. Siamo stati ai campionati regionali realizzati al Cavaliere Country Club, con delle squadre formate. Abbiamo avuto i campionati centro meridionali svolti nel Lazio nella citta’ di Latina.

Progetti per il futuro?

Passare lo scettro ai miei figli. Ho tre figli, la prima non ha voluto piu’ montare poiche’ e’ una mamma, ed ho una nipotina bellissima. I miei due figli maschi invece siamo riusciti sia io che mia moglie Marina a trasmettere la passione per il cavallo, e quindi montano a cavallo e sono davvero molto bravi e di un certo livello. Il massimo progetto in cantiere per il futuro, prima di appendere gli stivali al chiodo, e’ quello di continuare a seguire i miei figli, cercando di portarli avanti nel continuo, proseguo del mio operato che ho intrapreso tempo fa. Questo sport, soprattutto se lo si svolge a livello agonistico è uno sport che non si puo’ paragonare ad altri tipi di sport di contatto come per esempio, il calcio, ed altro. L’equitazione e’ uno sport che da la possibilita’ di continuare anche in eta’ avanzata, soprattutto nel livello agonistico.

Avete tra i 50 cavalli, alcuni molto belli, il famoso “cavallo gigante” dal colore di pelle e occhi nocciola, ed una criniera morbidissima, alla cavalla da corsa Tarantella, al cavallo “Dosankos” dal carattere ribelle. Ci parla di quest’ultimo?

Il Cavallo Dosankos e’ stato preso un po di anni fa. Aveva una storia particolare, nel senso che il suo cavaliere non riusciva a domarlo, ne a cavalcarlo. E’ un cavallo tutt’ora dal carattere ribelle e molto forte, un cavallo indomabile, il quale con molta pazienza e dedizione siamo riusciti a farlo diventare uno dei migliori che abbiamo. Ad oggi Dosankos, e’ un bravo cavallo, obbediente e soprattutto empatico.

Parlando della formazione, la scuola di equitazone Blue Moon, frequentando un corso regolare, e’ possibile anche conseguire una Patente di tipo A per l’equitazione, ed anche un brevetto per professionisti per le gare?

Tutti i cavalieri che iniziano i corsi della Scuola di Equitazione Blue Moon, dopo 1 anno e’ possibile conseguire il primo livello di Patente, che si chiama di tipo A, previsto dalla FISE, Federazione Italiana Sport Equestri. Dopo, si puo’ proseguire con l’attivita’, cioe’ dalla patente A, si passa ad un livello successivo che si chiama brevetto, che attraverso il quale e’ possibile sostenere delle prime gare, tipo con delle altezze ad ostacoli di livello medio, tipo da 80 centimetri, 1 metro, e cosi’ via, iniziando cosi’ a fare la prima palestra, esercizi di allenamento, e dopo un certo periodo di tempo si passa alle patenti successive. Molto dipende soprattutto dalle capacita’ che si hanno, nel proseguire i livelli successivi. Dopo la Patente A, e il brevetto, ci sono altri due livelli di patente, il livello piu’ alto che sarebbe il secondo grado per i professionisti, per le gare nazionali ed internazionali.

Tra il cavallo e il cavaliere, secondo il suo attento consiglio come possiamo sviluppare l’empatia?

Questo è un aspetto molto importante. Parlo da cavaliere, il quale ho dato molta importanza a questo aspetto dell’empatia. Dico sempre ai miei allievi “la tecnica e’ sicuramente importante, ma se si ambisce ad essere un cavaliere di successo bisogna imparare a pensare come i cavalli, poiche’ quando siamo seduti in sella al nostro cavallo, dobbiamo trasferirci un po’ nella loro testa, il che, quando facciamo una richiesta al cavallo, dobbiamo immaginare questa richiesta come arriva all’animale, in che condizioni ecc”. Il cavallo è un animale molto sensibile, che avverte tutti gli stati d’animo dell’umano. Quindi è importante quando si monta a cavallo essere di umore e stato d’animo sereni, solo cosi’ si riesce a sviluppare una buona empatia tra il cavaliere ed il cavallo. Mentre invece, il cavaliere si mostra nervoso di umore, il cavallo lo avverte subito e cosi’ di conseguenza si irrigidisce. Il consiglio che do, quando si monta a cavallo bisogna cercare di essere sempre con uno stato d animo sereni e tranquilli, mai nervosi e pessimisti. Il cavallo avverte e sente subito lo stato d’animo del suo cavaliere. I cavalli, sono degli animali unici nel loro genere, affettuosi, e lo esprimono attraverso un movimento della testa che si avvicina all’umano.

Quali esercizi si svolgono nella scuola di equitazione, ma soprattutto e’ importante, la pulizia del cavallo?

Durante l’anno per i piu’ piccoli, mia moglie Marina organizza le giornate del poni, dedicate ai piu’ piccoli, dove passano una giornata intera per fare lezione e per imparare soprattutto ad occuparsi dei propri cavalli, tipo, come inserire una sella, la pulizia del cavallo, dar da mangiare, prepararli, ecc. Cose fondamentali per avere una giusta sintonia con il cavallo. E’ importante il saper come trattare il cavallo. Per quanto riguarda la formazione nella nostra Scuola di Equitazione, gli esercizi che si svolgono, sono, tipo, nella nostra disciplina del salto ostacoli, si fonda molto sulle capacita’ del cavaliere di controllare la falcata del proprio cavallo, sarebbe (la distanza percorsa dal cavallo in ciascun tempo di passo, trotto o galoppo), in maniera da poter risolvere agevolmente i problemi che si possono presentare lungo un esecuzione di un percorso. Quando bisogna fare un percorso di salto- ostacoli, non e’ soltanto saltare gli ostacoli senza farli cadere, ma ci sono soprattutto tutta una serie di problemi tecnici, come la distanza piu’ lunga, piu’ corta, la girata in un certo modo, la velocita’ del percorso, per cui bisogna effettuare quel percorso stando in un determinato tempo. Tutta una serie di esercizi e allenamento che è opportuno fare, con delle barriere per terra, combinazioni costruite in un certo modo. Tutto serve ad affinare la propria capacita’ di diventare padrone dell’azione del cavallo.

Il sabato e la domenica al Blue Moon?

A volte organizziamo dei catering, con pranzi e cene sociali, tipo il venerdi e il sabato. Un modo per stare insieme nell’ambito di questo sport. Abbiamo una launge molto bella e spaziosa, dove e’ possibile conversare, realizzare anche delle partite da biliardo, ecc. La domenica invece, a volte ospitiamo i giovanissimi dove possono restare a pranzo da noi con una colazione a sacco molto soft.

Paolo De Colle, cosa vuol dire domare un cavallo?

Domare vuol dire fare in modo che il cavallo cominci la sua vita con l’uomo e accetti di essere maneggiato dall’uomo. I cavalli quando cominciano a lavorare hanno molta paura, molte delle volte tendono a scappare e non vogliono essere sottomessi. Quando si parla di domare c’e’ tutta la fase in cui si comincia a far accettare al cavallo un primo contatto con l’uomo. Abbiamo una sala parto per i cavalli, le varie stalle, lo spazio per l’addestramento, e uno spazio enorme per lasciarli liberi.