In Italia non sara’ solo un Natale sotto il Covid, ma anche quello in cui partira’ la campagna di
vaccinazione piu’ imponente della storia. Il piano nel quale si
ripone la speranza di allentare la morsa del coronavirus e’
pronto: prima di Capodanno ci saranno le prime batterie limitate
di vaccinazioni – forse alcune migliaia, tra categorie simbolo
come i sanitari o con testimonial di richiamo -, in
contemporanea con altri Paesi europei. Qualcosa di simile al
V-Day auspicato oggi dalla presidente della Commissione Ue
Ursula Von der Leyen.
A gennaio iniziera’ la vaccinazione di massa vera e propria.
Per cominciare oltre 1,8 milioni di dosi saranno consegnate
dalla Pfizer in un giorno ancora da stabilire, dopo
l’autorizzazione dell’Agenzia del farmaco europea (Ema) e poi di
quella italiana, l’Aifa, attese la prossima settimana, in tempi
da record.
Il piano di vaccinazioni presentato dal commissario Domenico
Arcuri e’ stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e a
queste ultime sono stati assegnati i primi lotti di dosi, in
testa la Lombardia epicentro della pandemia in Italia con quasi
305 mila fiale. Arcuri inviera’ alle Regioni un ‘libretto di
istruzioni’ per il vaccino e tutte le indicazioni per la
procedura di somministrazione. Ma gia’ ci sono polemiche: la
Campania di Vincenzo De Luca lamenta una quota iniziale troppo
esigua (135.890 dosi) per una popolazione di quasi 6 milioni di
abitanti.
Nella prima consegna la Pfizer inviera’ 1.833.975 dosi di
vaccino, nella seconda, alcune settimane dopo, oltre due milioni
e mezzo. Nella prima fase saranno vaccinati operatori sanitari e
sociosanitari, pubblici e privati, nonche’ ospiti e personale
delle residenze per anziani. Nella seconda fase della campagna
ci sara’ il richiamo per i primi vaccinati e si iniziera’ a
somministrare le dosi alle categorie piu’ fragili. Per la
vaccinazione di massa il commissariato all’emergenza cerca 3
mila medici e 12 mila infermieri; da oggi si possono inviare le
candidature.
Otto italiani su 10 sono pronti a farsi vaccinare, secondo un
sondaggio Demopolis per Rai Radio 1: il 40% il prima possibile,
il 44% in un secondo momento. Solo il 16% non ha intenzione di
farlo. Per raggiungere almeno il 70-80% della popolazione e
l’immunita’ di gregge sara’ importante una campagna informativa
sul vaccino sicuro, non obbligatorio e gratuito, visto che anche
tra il personale sanitario risulta esserci una quota di
diffidenti o refrattari.
“Iniziamo quanto prima con la campagna di vaccinazione
insieme, noi 27, iniziamo lo stesso giorno”, e’ l’appello
pronunciato all’Europarlamento dalla presidente della
Commissione europea Von der Leyen. Un ‘V-Day’ che avrebbe un
forte impatto simbolico, dopo che l’Unione si e’ fatta anticipare
da Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada, oltre che da Cina e
Russia, nell’avvio della vaccinazione. Un V-Day tutto da
costruire: la Francia ha annunciato oggi che la somministrazione
iniziera’ nell’ultima settimana di dicembre.