Circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia e’ destinato alla tavola in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialita’à enogastronomiche. E’ quanto emerge dallo
studio Coldiretti “La vacanza Made in Italy nel piatto” presentato per lo storico appuntamento dell’anno internazionale del cibo italiano nel mondo proclamato nel 2018, all’apertura del Villaggio contadino sul lungomare Caracciolo, Rotonda Diaz. L’alimentare, emerge dai dati di Coldiretti, e’ la principale voce del budget delle vacanze che ha superato persino quella dell’alloggio e complessivamente si stima che, tra il consumo di pasti nella ristorazione (14 miliardi) e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (12 miliardi), i turisti
italiani e stranieri spendono per cibo e bevande circa 26 miliardi di euro su un totale di 75 miliardi del fatturato
turistico complessivo annuale. “Il nostro futuro – spiega il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo – e’ legato alla capacita’à di tornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica, imboccando la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo”. L’offerta enogastronomica rappresenta ormai una primaria motivazione di viaggio in Italia, con quasi uno straniero su quattro (23%) che riconosce nell’Italia il Paese della buona cucina, il 16% ai monumenti a
pari merito con la moda, il 15% della pittura/scultura e il 7% del design e il 5% della musica e del teatro, secondo una
ricerca Ipsos per Enit. Non e’ un caso – conclude Coldiretti – che per il 63% degli italiani in vacanza e’ rilevante la spesa per pranzi, cene e acquisti prodotti tipici e che il ricordo piu’ gettonato e’ il food selfie, con piu’ di un italiano su tre (38%) che ha postato agli amici e conoscenti o sui social fotografie dei piatti consumati al ristorante o preparati in cucina.